TOKYO, AUMENTANO REATI LEGATI A EPIDEMIA CORONAVIRUS. CALANO CHIAMATE EMERGENZA MA AUMENTANO TRUFFE, ANCHE A SFONDO SESSUALE

Le chiamate di emergenza al Metropolitan Police Department (MPD) di Tokyo sono diminuite del 15% circa nella prima meta’ di marzo, rispetto allo stesso periodo del 2019, sollevando l’ipotesi che il calo sia dovuto al minor numero di persone che escono in seguito all’epidemia di coronavirus. Le chiamate al numero di emergenza 110 della polizia dal Primo al 18 marzo di quest’anno sono state circa 74.000, circa 14.000 in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, secondo quanto riferito dal quartier generale della MPD. Molti eventi sportivi e altri eventi sono stati cancellati in tutto il Giappone nello stesso periodo a causa della diffusione del nuovo coronavirus.

“Ci sono sempre piu’ persone che evitano di uscire, quindi penso che sia possibile che ci siano meno persone che vengono coinvolte in situazioni che potrebbero portare a incidenti criminali”, ha commentato un alto funzionario MPD. Allo stesso tempo, mentre il numero di chiamate d’emergenza alla polizia di Tokyo e’ diminuito, c’e’ stato parallelamente un sensibile aumento dei crimini che in qualche modo sono collegabili o conseguenza anche indiretta dell’epidemia, quali furti, molestie, crimi e illeciti patrimoniali di vario tipo.

Tra gli esempi diffusi dai media quello di un uomo che, spacciandosi come impiegato amministrativo del governo ha chiesto telefonicamente a varie vittime di fornire il loro numero di conto bancario per fare donazioni “a sostegno delle vittime del coronavirus”, oppure quello di un uomo che si e’ avvicinato a una ragazza della scuola elementare per strada nella citta’ di Kokubunji, nella parte occidentale di Tokyo, e le ha detto che stava “conducendo test per rilevare il coronavirus”, prima di toccare il suo corpo.

(Jief/Dire)