Il gioiello della città di Kumamoto

Orgoglio cittadino e suo principale punto di riferimento, il Kumamoto Jō è il castello intorno al quale sorge la città di Kumamoto, situata al centro di una delle isole principali del Giappone, il Kyūshū.

Quest’isola si trova nella parte sud-occidentale del Paese ed è caratterizzata dalla presenza di numerosi vulcani attivi come il famoso Monte Aso e di tante sorgenti termali.

Il castello di Kumamoto che con la sua mole massiccia domina lo skyline cittadino, è uno dei castelli più belli del Giappone e fu costruito tra il 1601 e il 1607 dal daimyō (carica feudale più importante tra il XII e il XIX secolo in Giappone) Katō Kiyomasa, il cui ritratto è presente in ogni angolo dell’edificio. La costruzione del castello richiese 7 anni ma il risultato è stato senza dubbio unico.

La posizione privilegiata assieme alle alte e possenti mura che circondano la struttura, resero il castello la dimora perfetta dei signori feudali di Kumamoto, dapprima il clan Katō, artefice della costruzione, e poi il clan Hosokawa, che regnò su Kumamoto per circa 2 secoli.

Il castello fu al centro di vari episodi cruciali per il destino della regione: nel 1877, qualche anno dopo l’inizio del periodo conosciuto come il Restaurazione Meiji, la fortezza divenne il quartier generale delle truppe governative che si difendevano contro l’assedio di un esercito di ribelli guidati dal famoso samurai Saigo Takamori.

Questa pagina cruenta del passato di Kumamoto conosciuta come la Ribellione di Satsuma, si concluse dopo due mesi di battaglia con la sconfitta degli insorti. Sfortunatamente la struttura venne pesantemente danneggiata da questa terribile guerra con la distruzione di diversi edifici, ma nel 1960 venne ricostruita rispecchiando in buona parte l’originale.

Purtroppo il castello e gli edifici annessi sono chiusi fino a data da definirsi a causa dei danni subiti in seguito al terremoto del 2016. Il muro di pietra ai piedi del forte è crollato, e diversi ornamenti sono caduti dal tetto andando irrimediabilmente distrutti.

Mentre il forte ha resistito al terremoto con piccoli danni strutturali, le due torri del castello sono state profondamente danneggiate e crollate in parte. Oltre agli evidenti danni alle mura esterne, il terremoto ha causato anche il crollo di numerose tegole dal caratteristico soffitto del castello.

La caduta delle tegole è tuttavia un meccanismo architettonico predisposto dai costruttori per ridurre automaticamente il peso della struttura in caso di terremoti. I danni sono stati grandi ma è stata altrettanto grande la risposta della città.

Infatti, grazie al contributo della Higo Bank, motore economico di Kumamoto, che ha contribuito per il 50% dei costi di restauro e ai fondi pubblici, una piccola area del castello, il piazzale davanti all’edificio principale, sarà accessibile al pubblico dal 5 al 14 ottobre 2019, durante il Rugby World Cup, successivamente sarà possibile visitare quest’area ogni domenica e durante le festività nazionali.

Per la parte interna dell’edificio principale invece è prevista l’apertura al pubblico dalla primavera del 2021 e per la ricostruzione completa del Kumamoto Jō dovremo aspettare almeno vent’anni.

Non abbattevi però perché la città e la regione di Kumamoto hanno tantissime attrattive naturali e culturali, molte e deliziose specialità gastronomiche locali da assaggiare, tante possibilità per quanto riguarda lo shopping, dai moderni centri e gallerie commerciali fino ai luoghi più tradizionali e infine i famosi Onsen (terme giapponesi) dove poter rilassarsi dopo una giornata intensa.

A cura di Stephanie Hirosse