Si fa largo tra i principali analisti il timore che una ulteriore escalation di tensione tra Russia e Ucraina produca impatti negativi sull’economia del Giappone, la cui industria è completamente dipendente dalle importazioni.
“I margini di profitto delle aziende giapponesi potrebbero ridursi rapidamente, in quanto al momento non è pensabile alle condizioni attuali aumentare i prezzi per compensare l’aumento dei costi”, ha osservato Norihiro Fujito, senior economist di Mitsubishi UFJ Morgan Stanley Securities Co. “La crisi ucraina – aggiunge Fujito – potrebbe costringere alcune società a rivedere al ribasso le prospettive di profitto per l’anno fiscale 2022 a partire da aprile e, in definitiva, compromettere la ripresa economica del paese nel post pandemia”.
Riguardo ai recenti rincari del prezzo dei carburanti, si è espresso il presidente della Petroleum Association of Japan Tsutomu Sugimori, osservando come “i prezzi della benzina, in aumento costante da sei settimane, tuttavia saliranno ulteriormente in caso di invasione russa dell’Ucraina. Nonostante il Giappone importi solo il 4% del greggio dalla Russia, l’impatto sui prezzi sarà devastante per l’economia”.
(R.D.)
