“In risposta alle sanzioni ingiuste imposte alla Russia, equiparabili ad atto ostile, il governo russo non intende proseguire nei negoziati con il Giappone per la disputa territoriale che coinvolge le isole Curili. Ogni ingresso da parte di cittadini giapponesi non muniti di visto saranno vietate e ogni accordo commerciale in vigore è sospeso”, ha reso noto in un comunicato il ministero degli esteri russo.
“È impossibile per la Russia discutere di relazioni bilaterali con un paese che ha assunto una posizione apertamente ostile, su cui ricade ogni responsabilità degli effetti che il mancato accordo comporterà”, si legge ancora nel comunicato diffuso da Mosca.
GUERRA UCRAINA, HIROSHIMA E ALTRE GRANDI CITTÀ INTERROMPONO GEMELLAGGI CON RUSSIA
“Il programma di celebrazioni per il 50esimo anniversario del gemellaggio con la città russa di Volgograd è annullato e la missione prevista per settembre in Russia cancellata. L’invasione dell’Ucraina e la minaccia di uso di armi nucleari, per una città come Hiroshima che ha sofferto in prima persona le devastazioni e la violenza della guerra nucleare, è inaccettabile”, ha reso noto il comune della città giapponese di Hiroshima. La decisione di annullare o congelare i rapporti istituzionali con città gemellate ha finora coinvolto 43 enti locali in Giappone, tra i quali anche grandi città come Tokyo, gemellata con Mosca, e Osaka, stretta da legami con San Pietroburgo.
Di diverso avviso alcune località, tra le quali Akita e Wakkanai, entrambe nel nord del paese e vicine al confine con la Russia, secondo le quali “i rapporti tra amministrazioni locali e cittadini dovrebbero seguire logiche diverse da quelle di politica nazionale. Sospendere le relazioni commerciali e culturali tra i due paesi potrebbe influire negativamente sugli sforzi di risolvere le dispute territoriali ancora in corso”, come si legge in una nota diffusa dal comune di Akita, nella regione di Hokkaido.
(Jief)
