“Tokyo sarà presto la prima grande città del Giappone a riconoscere le unioni tra persone dello stesso sesso”, ha dichiarato in confernza stampa la governatrice della capitale giapponese Yuriko Koike.
“In risposta alle tante richieste e alle giuste pressioni di coloro che sono interessati da questo tema, redigeremo le prime linee guida e il quadro giuridico necessario ad un riconoscimento formale già entro l’anno fiscale 2021”, ha aggiunto Koike, rcordando anche come il Giappone ad oggi sia l’unica nazione del G7 a non riconoscere le unioni omosessuali.
Il gruppo di attivisti “Marriage for All Japan” ha accolto con favore la notizia in un tweet, osservando tuttavia come “un riconoscimento di questo tipo non ha gli stessi effetti legali del matrimonio”.
Secondo tutti i sondaggi condotti sull’argomento, la maggioranza dei giapponesi è a favore del riconoscimento del matrimonio tra persone dello stesso sesso, ma nonostante questo il partito liberal democratico al governo, guidato dal primo ministro Fumio Kishida, tradizionalmente legato agli ambienti più conservatori, è stato finora cauto sul tema del riconoscimento.
(R.D.)