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GIAPPONE. PREMIER KISHIDA: “NO A RITIRO DAL PROGETTO SAKHALIN 2”

“Il Giappone non si ritirerà dal progetto del gasdotto Sakhalin-2, al largo dell’isola russa di Sakhalin, in quanto si tratta di una collaborazione estremamente importante per la sicurezza energetica del paese”, ha dichiarato il primo ministro giapponese Fumio Kishida nel corso di una audizione alla Camera dei rappresentanti, la Camera bassa del parlamento.

“Sono fiducioso che questa scelta avrà la comprensione da parte dei paesi alleati del G7, che hanno più volte già nelle scorse settimane ribadito di rispettare le situazioni di ciascun paese e che è necessario un tempo minimo per rendersi indipendenti dalle linee di approvvigionamento attuali”, ha aggiunto il premier nel suo intervento, sollecitato da una domanda da parte del leader del partito di opposizione il partito democratico del popolo Yuichiro Tamaki.

MIN. ESTERI DEFINISCE “ILLEGALE” OCCUPAZIONE RUSSA ISOLE DEL NORD

Nel frattempo, nella bozza del suo Diplomatic Bluebook del 2022 diffusa oggi il ministero degli esteri giapponese ha definito “illegale” l’occupazione russa delle quattro isole contese a nord del paese, e le stesse come “territorio del Giappone”.

Si tratta della prima volta dal 2003 che il paper annuale del ministero si occupa delle isole contese, ovvero da quanto sono state avviate le fasi più concilianti di negoziato tra Tokyo e Mosca decise dall’allora primo ministro Shinzo Abe e dal presidente russo Vladimir Putin. La contesa sulla sovranità delle isole, occupate dalle truppe dell’ex Unione Sovietica alla fine della seconda guerra mondiale, ha impedito fino ad oggi ai due paesi di ratificare un trattato di pace.

“Non ci troviamo in una situazione in cui possiamo parlare di prospettive per i negoziati sul trattato di pace tra Giappone e Russia, a causa della sfida all’ordine internazionale e alla pace da parte di Mosca”, si legge all’interno del documento.

(R.D.)

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