GIAPPONE. PANDEMIA SPINGE POPOLAZIONE E AZIENDE A LASCIARE LE GRANDI CITTA

Con il cambiamento delle modalità di lavoro e la diffusione su larga scala del telelavoro, fenomeni causati dalla pandemia di coronavirus, e la chiusura o il trasferimento di molte attività produttive e uffici fisici, si sta verificando un sensibile spostamento della popolazione da Tokyo e dalle altre grandi città verso le aree rurali.

Lo scenario è stato fotografato dal report diffuso dal Cabinet Office, e rappresenta un segnale incoraggiante per la politica di rivitalizzazione al centro dell’agenda del governo del primo ministro Yoshihide Suga.

Secondo i dati del report, nel solo mese di settembre 30.644 persone si sono trasferite fuori Tokyo, numero in crescita del 12,5% rispetto al 2019, con un contemporaneo calo dei nuovi trasferimenti nella capitale dell’11,7%.

Il fenomeno interessa persone di età compresa tra i 20 e i 39 anni.

Sul versante aziendale, la società leader nel settore recruitment Pasona Group Inc. ha ufficializzato il trasferimento della sua sede centrale, e dei suoi 1200 dipendenti, da Tokyo all’isola di Awaji, a Kobe.

Altre aziende, come la Castor Co., Ltd., hanno completamente orientato il loro modello di business sul telelavoro, semplificando le nuove assunzioni e offrendo ai candidati posti di lavoro ovunque essi si trovino.

“I lavoratori potranno evitare di fare i pendolari e usare i treni nelle ore di punta, mentre le aziende possono incrementare i profitti risparmiando sui costi di trasporto e riducendo gli spazi per gli uffici”, ha affermato in proposito il CEO dell’azienda Shota Nakagawa.

(R.D.)