GIAPPONE. EX MINISTRO DIFESA INADA DENUNCIA: “SENZA DONNE LA DEMOCRAZIA DIVIENE DI PARTE”

L’ex ministra della difesa Tomomi Inada, esponente di primo piano del partito liberal democratico al governo (LDP) e in più occasioni candidata alla corsa a primo ministro, ha esortato in conferenza stampa il suo partito ad affrontare apertamente il problema della scarsa presenza femminile nella politica giapponese, affermando che “la democrazia in Giappone rimarrà di parte finché un numero significativamente maggiore di donne non verrà coinvolto nel processo decisionale”.

“Le donne – afferma Inada – sono sotto rappresentate in Parlamento, anche se costituiscono la metà della popolazione e il 40% dei membri del LDP. Vedendone solo due nel nuovo gabinetto del premier Suga sono rimasta delusa, rendendomi conto che le proposte avanzate in questi anni non sono mai state prese realmente sul serio”.

Lo scorso anno il Giappone si è classificato al 121esimo posto nella classifica del Forum economico mondiale sull’uguaglianza di genere tra i 153 paesi osservati, e la percentuale di parlamentari donne alla Camera dei rappresentanti si è attestata appena al 9,9%.

(R.D.)