Il bollettino più recente aggiornato a ieri rilasciato dal ministero della salute ha riportato 20.991 nuovi casi di coronavirus in Giappone, per il quarto giorno consecutivo oltre la soglia dei ventimila contagi. Il numero di decessi causati dal virus è di 4, mentre i quello dei ricoverati in gravi condizioni è salito a 243. A Tokyo, il governo metropolitano della capitale ha confermato 3.719 nuovi casi, oltre il quadruplo rispetto la media della settimana precedente, di cui oltre un terzo riguardante giovani di età compresa tra 20 e 30 anni.
È attesa per le prossime ore la conferma da parte del governo della decisione di estendere lo stato di pre-emergenza a Tokyo ed altre dieci delle 47 prefetture del paese, come misura necessaria a contenere l’esposiva diffusione dei casi di infezione da variante omicron.
Oltre alla capitale, il provvedimento interesserà le tre vicine prefetture di Saitama, Chiba e Kanagawa, le tre regioni centrali di Aichi, Gifu e Mie, e con buone probabilità le prefetture di Niigata, Nagasaki, Kumamoto e Miyazaki, che andranno ad aggiungersi a Okinawa, Hiroshima e Yamaguchi che si trovano già in pre-emergenza.
La designazione dello stato di pre-emergenza, che secondo quanto anticipato dal primo ministro Fumio Kishida dovrebbe durare fino alla fine di gennaio, conferisce ai governatori locali poteri sanzionatori in caso di mancata osservanza delle direttive sanitarie nei confronti di persone e aziende.
(R.D.)