Sviluppo di linee guida comuni su cui articolare progetti e sinergie in tema di transizione ecologica, un documento condiviso da presentare ai governi di Italia e Giappone e soluzioni pratiche per migliorare l’interscambio reciproco di prodotti, conoscenze ed eccellenze. Di questo si è discusso nella riunione di apertura del decimo Forum Italia-Giappone, organizzato da Japan Italy Economic Federation con la collaborazione per l’Italia di CIA Agricoltori Italiani. La riunione, che si tiene annualmente dal 2013 con lo scopo di far incontrare e interagire decisori pubblici e privati di Italia e Giappone, mantenendo al contempo un osservatorio stabile e indipendente sulle dinamiche economiche e politiche tra i due paesi, ha ospitato gli interventi del fondatore e presidente Daniele Di Santo, dei referenti del gruppo di lavoro in Giappone, quali il capo del Comitato di Sicurezza Nazionale della Camera dei Rappresentanti Makoto Oniki, il Sen. Satoshi Oie, tesoriere della Commissione finanze e bilancio della Camera dei Consiglieri, e dell’ex vice ministro degli Esteri e presidente di Globe Japan l’On. Keisuke Suzuki. Lato Italia, sono intervenuti Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola; Gianni Girotto, Coordinatore del Comitato per la Transizione Ecologica del M5S; Cristiano Fini, Presidente della CIA Agricoltori Italiani, il direttore generale del CREA Stefano Vaccari, il presidente di Globe Italia Matteo Favero. In collegamento da Roma, per la prima volta al mondo tramite ologramma in diretta in incontri istituzionali, la deputata esperta in transizione ecologica Chiara Braga si è collegata dalla Camera dei Deputati, apparendo in sala dove era in corso il dibattito come fosse presente fra i relatori, in modalità AR, realtà aumentata.
“Questa e` la terza edizione del Forum in clima pandemico e la prima in clima di guerra, scenari impensabili fino a pochi anni fa e che faranno da cornice al tema che affronteremo oggi, un tema, quello della transizione ecologica. All’interno dei paesi del G7 Italia e Giappone sono i paesi più simili nelle caratteristiche socioeconomiche e nel tipo di problemi comuni che hanno davanti e che insieme possono e devono rappresentare un nucleo politico capace di fare da motore sul tema della transizione e guidare il rinnovamento anche stimolando gli altri paesi partner”, ha dichiarato il presidente Daniele Di Santo nel suo intervento di apertura.
(Jief)