5 cose da sapere su Giappone e Videogames

I videogiochi sono nati negli USA negli anni ‘50 ma la loro diffusione è stata mondiale e il Giappone ha da sempre avuto un ruolo fondamentale.

Grazie ad aziende come Nintendo e Sony, i videogiochi giapponesi, e i videogiochi in generale, sono diventanti un vero fenomeno culturale.

I videogiochi son ben diversi dagli altri tipi di media (cinema, letteratura, serie tv, teatro), essendo l’unico media che permette un’interattività con la storia e con il mondo che rappresenta: il videogiocatore, infatti, ha il potere di cambiare la storia, di decidere di salvare un protagonista o no, e questa caratteristica è esclusiva dei videogiochi.

Vediamo brevemente, in cinque punti, cosa rende particolare questo “mondo” e perche` e` da sempre cosi popolare.

  1. I videogiochi devono il loro grande successo allo sviluppo tecnologico, che li ha resi in grado di superare persino gli incassi del Cinema. Essi non devono essere considerati solo come un film/libro interattivo, perche` un gioco non racconta una storia ma sono i giocatori a raccontarla tramite le scelte che prendono durante il gioco stesso. Questa caratteristica e` particolarmente evidente in videogiochi quali Chrono Trigger ( https://it.wikipedia.org/wiki/Chrono_Trigger) e Final Fantasy VI (https://it.wikipedia.org/wiki/Final_Fantasy_VI ).

  2. I videogiochi nel tempo sono passati dall’essere un passatempo, positivo o negativo secondo i punti di vista, ad essere un’esperienza visiva ed emozionale, a tal punto da essere considerati veri capolavori per sceneggiatura, musica e scenografia. Il Giappone, come scritto precedentemente, ha avuto un ruolo fondamentale nel loro sviluppo. Nintendo ha creato i personaggi più famosi all’interno del mondo videoludico, giochi come Super Mario o The Legend of Zelda, creati entrambi negli anni ‘80, che hanno aiutato i videogiochi ad espandersi in tutto il mondo. La Sony, con la creazione della Play Station, ha dato un’ulteriore spinta, con la possibilità per le case produttrici di creare un gioco completo, capace di toccare i sentimenti delle persone e non soltanto usare i giochi stessi come passatempo.

  3. I videogiochi continuano ad espandersi, soprattutto in Giappone e in America, e molte aziende puntano su questo nuovo settore dell’economia che crea un mercato di miliardi di dollari. Grazie all’evoluzione di internet, il mondo dei videogiochi ha avuto un ulteriore sviluppo, che ora li rende in grado di unire persone di tutto il mondo. Sempre più videogiochi consentono di poter giocare con amici o conoscenti che sono nell’altra parte del mondo.

  4. Internet ha anche permesso ai videogiocatori di tutto il mondo di potersi sfidare tra di loro nei vari giochi: questo lato competitivo ha dato l’inizio alla formazione di vari team (sponsorizzati da aziende!) e in seguito si è creato un nuovo “sport” chiamato eSport (https://it.wikipedia.org/wiki/Sport_elettronici), in cui si organizzano tornei con veri arbitri e commentatori. In Italia questo sport non ha ancora preso piede come nel resto del mondo in quanto i videogiochi vengono visti ancora come prevalentemente un passatempo. Invece, in paesi come l’America o la Sud Corea gli eSport generano un fatturato miliardario, e molte aziende oramai, di videogiochi e non solo, hanno deciso di investire su questo settore che si sta sviluppando sempre di più. Il mercato dei videogiochi è ormai diventato mondiale, e ancora oggi le aziende giapponesi vengono considerate le migliori al mondo. I videogiochi giapponesi sono sempre stati considerati una sorta di avventura, molto spesso hanno cercato di dare più importanza alla storia e alle musiche per cercare di dare agli appassionati un’avventura completa, cercando di far immergere il giocatore in quel mondo e, soltanto per un attimo, dare l’impressione che stia vivendo l’avventura di un eroe.

  5. In Italia il mondo dei videogiochi deve affrontare ancora diversi problemi per sperare di poter raggiungere i livelli di altre nazioni. Uno dei principali è la copertura di internet veloce: anche se l’Italia è stata una delle prime nazioni a mettere a disposizione una connessione internet, risulta essere ancora uno dei paesi con la rete più vecchia. La connessione veloce è arrivata soltanto nelle grandi città, e non sempre in tutti i quartieri, mentre i paesi e le città minori hanno ancora una connessione molto lenta. Questo limita di molto lo sviluppo dei videogiochi, per i quali è necessario avere una connessione di buon livello. Un altro problema è che nonostante il CONI abbia riconosciuto gli eSport come un vero sport, lo scetticismo verso questo settore resta alto, in quanto tuttora viene considerato soltanto un passatempo, molto spesso dannoso per chi lo coltiva. Poiché in Italia lo sviluppo dei videogiochi è molto inferiore rispetto ad altri paesi, le grandi aziende non prendono in considerazione il mercato italiano (per esempio ci sono stati casi in cui un videogioco di fama mondiale non e` stato doppiato in italiano, e i produttori hanno aggiunto soltanto i sottotitoli in quanto non si riteneva di poter guadagnare abbastanza, causando veri e propri “disagi” alle migliaia di appassionati nostrani).

Marco Viscogliosi