Nei giorni scorsi qualche turista incivile ha cercato di rovinare uno dei posti più belli della città di Arashiyama, la foresta di bambù.
“I visitatori hanno inciso i loro nomi sulle piante per commemorare il viaggio, ma noi non possiamo accettare questo comportamento che va a danno di molti altri turisti che vorrebbero godersi lo scenario”, queste le parole di uno dei funzionari della città. Sono più di cento le piante che hanno subito atti vandalici presumibilmente da turisti stranieri.
Arashiyama e la foresta di bambù
Arashiyama si trova vicino alla città di Kyoto, ai piedi del monte Arashi da cui prende, chiaramente, il nome. Si tratta di una città apprezzata dai turisti per il paesaggio ed in particolare per la foresta di bambù: composta interamente di bambù, è un posto tranquillo dove fare passeggiate rilassanti. Presente in vari film è caratteristica per il fruscio del vento che crea un suono particolare, inserito dal governo giapponese nella lista dei “Cento suoni da preservare”.
Il turismo in Giappone
Il Giappone è una delle mete turistiche più apprezzate al mondo: solo nel 2017 sono stati più di 28 milioni i turisti stranieri, anche se l’obiettivo del governo giapponese è quello di portare, rispettivamente per il 2020 e per il 2030, a 40 e a 60 milioni il numero dei visitatori.
La maggior parte dei turisti proviene da Cina, Corea e Hong Kong.
Secondo la Japan National Tourism Organization la percentuale di turisti italiani in Giappone è aumentata del 15% circa rispetto agli anni precedenti, giungendo ad un totale che supera i 120 mila viaggiatori. Numeri che classificano gli italiani al quarto posto tra i turisti provenienti dall’Europa dopo inglesi, francesi e tedeschi.
Curiosità sui turisti (anche italiani)
Uno dei motori di ricerca più famosi al mondo ha stilato una classifica dei migliori turisti, per nazionalità, al mondo. La ricerca è stata effettuata prendendo in considerazione sondaggi e recensioni sui turisti di tutto il mondo da parte del personale di hotel, ristoranti e compagnie aeree, tenendo conto dei loro comportamento e delle loro abitudini.
In base, dunque, alle loro valutazioni è emerso che i turisti più apprezzati al mondo sono quelli giapponesi, giudicati più educati, corretti ed affascinati dalla cultura locale.
I peggiori, invece, sono quelli inglesi ritenuti disordinati, chiassosi e maleducati.
Gli italiani, infine, vengono inseriti in una via di mezzo: hanno il pregio di vestirsi bene, interessarsi ai costumi e locali e cercare di imparare qualche parola della lingua del posto. Purtroppo sono anche chiassosi, avari con le mance e, a volte, si portano a casa qualche souvenir dagli hotel.
R.D.