Si è da pochi giorni conclusa la quarta edizione del Nishinippon Business Forum, svoltasi il 30 novembre a Fukuoka.
L’evento e` organizzato dalla Japan Italy Economic Federation (JIEF) ed ha il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico italiano, del Ministero degli Affari Esteri giapponese, del Ministero dell’Economia del Giappone, della Japan Business Federation e, a partire da questa edizione, la media partnership di AGI (Agenzia Giornalistica Italia).
Il Forum e` la riunione annuale dell’omonimo think tank, organizzazione apolitica e indipendente composto da rappresentati imprenditoriali e istituzionali giapponesi e dei Paesi con le più forti connessioni con Giappone e Asia.
L’incontro ha il duplice obiettivo di consolidare le relazioni commerciali ed economiche e, al tempo di stesso, quello di costituire un osservatorio geopolitico stabile nella regione estremorientale.
L’evento è stato aperto, come di consueto, dall’intervento del presidente e fondatore Daniele di Santo.
L’intervento di apertura ha introdotto l’importanza del superamento delle barriere esistenti: “I maggiori ostacoli allo sviluppo dei rapporti commerciali tra le imprese di diversi paesi sono dati da problemi di comunicazione e dalla mancanza di conoscenza del sistema economico e culturale del paese approcciato.
A tal fine la riunione di quest’anno sarà basata sui tre pilastri necessari per superare questi ostacoli: conoscenza, comunicazione e scambio”.
Di seguito l’attenzione e` andata sul contesto politico ed economico attuale.
“Quest’anno si sta avvicinando alla sua fine, e sicuramente è stato ricco di eventi di notevole portata, segno di una fase storica particolarmente complessa. Nel particolare contesto internazionale in cui ci troviamo, le frequenti crisi e la concorrenza agguerrita tra sistemi tendono a colpire in primo luogo gli attori, i paesi e le imprese meno preparate. Brexit, le travagliate elezioni presidenziali americane, i cambiamenti geopolitici in corso in Asia, la discussione sul processo di riforma costituzionale in Italia e il difficile riavvicinamento dei paesi come Giappone e Russia dimostrano l’importanza della cooperazione economica, della comprensione reciproca e culturale. Per non parlare dei disastri naturali che, con le loro conseguenze sulla società e sull’economia ci mettono a dura prova ma idealmente collegano paesi lontani come Giappone e Italia”.
Successivamente, le relazioni di Osamu Akiyama, direttore generale della Bank of Japan – Fukuoka; Toshio Kanehira, vice presidente di Leonardo Finmeccanica Japan; Hideki Kishida, Senior Analyst of Financial & Economic Research Center di Nomura securities; Hitoshi Seki, Senior Trade Analyst ICE e responsabile del Desk investimenti, solo per citarne alcuni, hanno arricchito il programma e offerto spunti e materiali preziosi ai membri del gruppo e ai numerosi rappresentanti degli organi di stampa presenti.
Negli interventi, che si sono susseguiti per oltre quattro ore, sono stati trattati tutti i principali argomenti di dibattito che il forum poneva all’ordine del giorno: dalla Brexit al referendum costituzionale italiano; dall’economia italiana a quella giapponese; dall’importanza di stimolare investimenti e sinergie ai recenti sviluppi negli equilibri commerciali e politici tra paesi asiatici, USA e Russia.
Terminati i panel di discussione e le numerose sessioni di incontri tra aziende nei settori Food e IT, l’evento si e` concluso con il consueto party, occasione non solo di svago e relax ma anche un importante momento di incontro e consolidamento dei rapporti.
In un contesto nel quale le barriere devono essere abbattute per creare nuove opportunità, un tema particolarmente delicato è quello riguardante la situazione del Regno Unito .
Dopo la Brexit, la situazione resta imprevedibile in quanto non è ancora chiaro se le leggi europee potranno essere applicabili al Regno Unito dopo il suo ritiro dall’Unione.
Questa incertezza crea panico nei mercati finanziari e a causa di ciò molte imprese, anche giapponesi, stanno pianificando di spostare le proprie attivita` dal Regno Unito all’Europa continentale.
In questo turbolento contesto sta assumendo un ruolo fondamentale l’Olanda: per questo motivo, di particolare interesse è stato l’intervento del Console Generale Rodorick Wols, il quale ha esposto i benifici che le imprese giapponesi hanno nell’investire in Olanda, il nodo cruciale logistico, funzionale e finanziario dell’Europa continentale.
Già 450 imprese giapponesi attualmente hanno sedi in Olanda, sommate alle oltre 400 imprese americane e alle 300 asiatiche gia` presenti.
Il Forum, seguitissimo dalla stampa nazionale giapponese e da quella internazionale è stato vissuto con grande entusiasmo da tutti i partecipanti, legati da forti e costanti rapporti di scambio, si e` confermato un appuntamento di notevole interesse nel panorama internazionale, soprattutto in una fase storica di cosi alta e profonda discontinuita` e complessita`.
Alessandro Giacobbi