In tutto il mondo è impossibile non trovare riferimenti al nostro bel paese. L’Italia è apprezzata e rinomata ovunque si vada. Ciò non solamente grazie alla bellezza del territorio che l’ha resa famosa in tutto il mondo, ma anche per il buonissimo cibo locale, le rinomate bevande e per l’inconfondibile stile italiano. Prada, Armani, Valentino, Dolce e Gabbana… Queste, e moltissime altre, sono solo alcune delle grandi marche italiane rinomate in tutto il mondo. Spesso, però, capita di viaggiare e notare nomi italiani di brand mai sentiti nominare prima. Lo stesso ci è accaduto gironzolando senza meta per il quartiere di Tenjin, a Fukuoka; allorché, davanti alla nostra ignoranza, abbiamo deciso di indagare su questi brand sconosciuti.
Molti brand incrociati sulla nostra strada ci hanno tratto in inganno, essendo in realtà brand giapponesi a cui avevano assegnato nomi italiani, ma in altri casi, siamo rimaste piacevolmente sorprese di scoprire l’esistenza di tali brand o di apprendere che molti di questi marchi italiani siano riusciti ad espandersi persino nel Paese del Sol Levante.
Girando per le strade non abbiamo potuto fare a meno di notare che diverse giovani ragazze sfoggiavano nei vari luoghi la loro borsa, o il loro portafoglio, del brand “Il Bisonte”. Al che, incuriosite da un nome così particolare, siamo ricorse all’aiuto di amici giapponesi, chiedendo loro se conoscessero questo brand e la risposta si è rivelata piacevolmente positiva, poiché ci hanno spiegato quanto fosse una marca nota e diffusa in tutto il Giappone. Il Bisonte, infatti, è un’azienda fondata nel 1970 a Firenze da Wanny Di Filippo, specializzata nella creazione di borse, portafogli e vari accessori in pelle. La scelta del bisonte proprio come logo dell’azienda è spiegata ampliamente sul sito ufficiale con questa citazione del creatore stesso: “Sono stato conquistato dall’immagine di pace e forza evocata dai bisonti, per secoli fonte di vita per i popoli che vivevano liberi nei territori d’America. Per questo ho scelto di avere loro, i bisonti, nel mio logo e sulle mie creazioni”. Di questo brand, in Italia esistono attualmente solo 4 negozi, due a Roma, uno a Firenze ed uno a Milano. In Europa, invece, due negozi si trovano a Parigi e uno a Londra. Sebbene indubbiamente la sua qualità abbia raggiunto la notorietà anche in Europa, è innegabile che le sue filiali non si siano diffuse molto, soprattutto rispetto all’Asia. Infatti, se si dà un’occhiata alle filiali in Asia si scoprono ben 32 negozi distribuiti in tutto il Giappone, uno ad Hong Kong, tre in Corea e quattro a Taiwan. In poche parole è innegabile che, in Asia, Il Bisonte abbia raggiunto un successo decisamente maggiore di quello ottenuto in Europa. Ponendo alcune domande ai commessi del negozio, ci è stato risposto che “la clientela è prevalentemente composta da giapponesi, i quali comprano maggiormente borse e portafogli. Viene apprezzato il design del marchio e perciò, non vi sono articoli più venduti di altri, e la clientela non presta attenzione al prezzo”.
Continuando nella nostra ricerca, ci siamo imbattute in un altro negozio che, a dispetto della sua notorietà in Italia, in Giappone ha avuto un successo ancora maggiore.
Si tratta, infatti, di Ermenegildo Zegna. Per chi non conoscesse il marchio, si tratta di un brand di lusso, nato nel 1910 a Trivero, che si è diffuso in tutte le principali città del mondo, e la cui fama lo ha portato anche a riuscire ad ingaggiare Robert De Niro per promuovere la nuova collezione invernale 2017/2018. Il brand produce abbigliamento per uomo, spaziando tra cravatte, camicie, cappotti e scarpe. “La clientela dei nostri negozi è prevalentemente giapponese, ma vi sono anche molti clienti stranieri nelle filiali delle grandi città” ci riferisce un addetto alle vendite. “I capi più richiesti sono generalmente le cravatte. Danno un tocco italiano all’abbigliamento, ma sono contenute nei costi. Infatti, i nostri clienti scelgono di acquistare i capi prestando molta attenzione al prezzo” ci confida. I clienti scelgono questo brand per la qualità ed il design, ma soprattutto per emulare lo stile italiano che rende fascinosi gli uomini del nostro paese. È innegabile che l’immagine del fascino maschile italiano in Giappone sia molto forte!
Oscalito è un altro brand su cui abbiamo deciso di indagare. La marca non ci è sembrata molto nota e siamo andate a chiedere informazioni. A dispetto della nostra opinione iniziale, Oscalito è un brand molto diffuso in tutta Italia e ha raggiunto un’elevata notorietà anche in Giappone. Si occupa di intimo, intimo notte e vestiti dal taglio classico ed elegante. “I clienti sono principalmente signore giapponesi oltre i 50 anni di età. Sono per la maggior parte signore amanti dell’Italia e che vedono in questi capi modelli freschi e dal taglio giovanile, i quali le fanno “ringiovanire”. Per questo motivo, i clienti, mentre acquistano, non prestano grande attenzione al prezzo”.
Ma ecco che, svoltato l’angolo, è apparso un altro brand italiano di cui non avevamo mai sentito parlare. Stiamo parlando di Orobianco! Il brand produce borse, portafogli, diversi capi di abbigliamento e accessori vari tra cui valigie. Anche per questo brand la clientela si dimostra essere maggiormente giapponese. “A dispetto della grande attenzione al prezzo, i clienti scelgono questo brand per l’alta qualità dei prodotti e il loro design.”
Stanche dell’intervista, abbiamo pensato di riposarci in uno dei tanti centri commerciali. Seduti in una caffetteria abbiamo notato il nome di un altro negozio. È stato così che Fabio Rusconi ha attirato la nostra attenzione. Fabio Rusconi possiede quattro negozi in Italia, di cui due a Milano, ma è in Giappone che si è espanso successivamente, aprendo le sue cinque filiali in tutto il paese. Il brand produce principalmente scarpe e il suo enorme successo è dovuto all’alta qualità e alla notorietà che ha raggiunto. “La clientela è per la maggior parte giapponese e i prezzi alti, a cui i clienti fanno attenzione, sono il riflesso dell’ottima qualità e del lusso importato dall’Italia” ci confida l’addetta alle vendite.
Durante il nostro giro, abbiamo anche avuto la possibilità di meravigliarci vedendo due brand noti in Italia ma che non ci saremmo mai aspettate di vedere in Giappone. Questi marchi sono, rispettivamente, Etro e Naracamicie. Etro nasce come brand nel 1968 nell’ambito dell’Alta Moda e del prêt-a-porter, aggiungendo alla tradizione un tocco contemporaneo osando con colori e combinazioni innovative. Entrando in Etro Uomo, veniamo a sapere che “la clientela, principalmente giapponese, predilige i completi per il loro taglio e design innovativo; per questo, non vi è una particolare attenzione al prezzo durante l’acquisto”. Per quanto riguarda Naracamicie, invece, vede la luce del sole nel 1984 e, grazie ai suoi prodotti di qualità abbinati ad un’immagine ricercata, inizia a conquistare il Giappone già dall’anno successivo. Attualmente conta circa 380 negozi in tutto il mondo. “Le camicie prodotte da questo brand possiedono bei colori ed un bel design ed è proprio per questo che Naracamicie ha raggiunto una grande popolarità fra i giapponesi, i quali le acquistano ponendo un occhio di riguardo al prezzo”.
Girando per le città giapponesi è impossibile non trovare almeno un brand italiano. In generale, le marche italiane vengono associate all’alta qualità, al lusso, al design unico e all’immagine di eleganza tipica degli italiani. Questo elevato interesse nei confronti del nostro paese ha permesso a molte aziende di espandersi al di fuori dell’Italia e di portare le loro originali idee anche in Giappone. Questa ricerca non è altro che un’ulteriore testimonianza dell’enorme popolarità di cui gode la nostra bellissima Italia.
Veronica Rudi e Nicole Carlucci