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Le compagnie assicurative giapponesi ricalcolano i loro premi

Il Giappone è un paese ad alto rischio sismico, a causa della sua posizione geografica collocata proprio in prossimità dei confini delle più rilevanti placche tettoniche.
Ricordiamo, per ultimo, il tremendo terremoto che ha colpito la città di Kumamoto, nel Kyushu, nell’aprile del 2016. Il paese, infatti, si trova nella cosidetta “cintura di fuoco del Pacifico”, ossia una zona che, a causa dei movimenti della placche, è caratterizzata da numerosi terremoti ed
eruzioni vulcaniche: circa il 90% dei terromoti mondiali avviene in questa superficie.

Recentemente è stato pubblicato un studio, da una nota società di assicurazioni svizzera, sulle città che sono più esposte al rischio di terremoti ed altre catastrofi naturali: tra le prime dieci classificate (su oltre seicento prese in esame) spiccano Tokyo, come prima classificata, Osaka al quarto e la città di Nagoya che si posiziona al quinto.
Sono stati forse questi rapporti, insieme ai molti altri sull’argomento, a spingere le principali compagnie d’assicurazione giapponesi a ricalcolare i premi assicurativi riguardanti i rischi derivanti da eventi atmosferici, e più nello specifico i terremoti.
A gennaio del prossimo anno, infatti, aumenteranno i premi in varie prefetture come quella di Shikoku e Kagawa, Tokushima, Kochi, Ehime, Wakayame e Ibaraki.
Saranno invece abbassati nelle regioni di Tohoku, Hokuriku, Chugoku e nel Kyushu, dove i rischi sono considerati meno elevati. Invariati invece a Tokyo ed Osaka.
E’ doveroso ricordare anche che il Giappone è uno dei paesi più preparati al mondo sui disastri naturali e nello specifico sui terremoti.
Grande l’impegno del governo giapponese nella prevenzione e nella sicurezza, che va dalla costruzione di edifici più resistenti ed antisismici fino alla stesura di protocolli e linee guida per far fronte all’emergenza, come il kit di sopravvivenza che ogni famiglia deve tenere in casa.

R.D.

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