Tra i meravigliosi paesaggi della campagna del Kyushu si nasconde Yame Fukushima, una splendida città in cui il tempo sembra essersi fermato.
E’ impossibile non rimanere affascinati dall’atmosfera surreale che avvolge questo luogo. Facile da raggiungere, si trova ad appena un’ora di auto a sud di Fukuoka e ad un’ora e venti minuti prendendo i mezzi pubblici. Appena arrivati, ad accoglierci troviamo edifici candidi e ponti di pietra sotto i quali scorre un ruscello tranquillo. Yame Fukushima e` nota, infatti, come la città dai “muri bianchi” poiché la maggior parte delle costruzioni presenti sono di un bianco candido. Nonostante ci trovassimo nel cuore della città, ci è stato possibile scorgere tra le acque del fiumiciattolo un bellissimo airone, noncurante della nostra presenza.
La città è viva e pullula di negozi, residenze e scuole il cui aspetto, però, è rimasto immutato, in un’epoca lontana. Molti degli edifici presenti risalgono addirittura al periodo Edo e infatti, proprio in questi anni, la città iniziò a prosperare come centro commerciale della regione. Il quartiere commerciale mantiene tuttora l’aspetto che aveva all’epoca con gli stessi luoghi residenziali, negozi e magazzini caratterizzati da muri bianchi. Tuttora, Yame è piena di piccoli esercizi commerciali che vendono prodotti artigianali e che spesso cercano di preservare anche i metodi di produzione tradizionali utilizzati dalle loro famiglie per molte generazioni.
In quest’occasione siamo riusciti a visitare l’antica casa di una storica famiglia di banchieri all’interno della quale erano esposti molti oggetti risalenti al periodo Edo e non solo, la cucina e il bagno caratteristici di quell’epoca. La struttura lignea della casa e gli oggetti al suo interno emanavano un profumo che richiamava tempi antichi e un anziano signore al suo interno è stato molto lieto di spiegarci la storia di quel maestoso edificio. Come ogni città giapponese, anche Yame è piena di luoghi sacri e ci e stato possibile fare una rapida visita al tempio. Questo si erge in prossimità di un corso d’acqua, appena dopo un ponte di pietra. Per accedere al tempio bisogna passare sotto una grande tori grigio, la prima tappa della purificazione. Successivamente, abbiamo attraversato l’ingresso custodito da due guardiani: due grandi statue di pietra messe a protezione di quel luogo sacro. Infine, una volta di fronte al tempio, abbiamo trovato un temizuya con il quale abbiamo potuto lavarci le mani per purificare il corpo e la mente, come da tradizione, prima di presentarci al cospetto della divinità. Come ultimo simbolo all’ingresso del tempio c’erano due cani, uno con la bocca aperta e uno con la bocca chiusa ad indicare una protezione che ti accompagna dalla nascita, momento in cui piangi e respiri per la prima volta, alla morte, momento in cui serri la bocca per sempre.
Info: TripAdvisor “Yame Fukushima Street”
A cura di Sara Salvador