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La Commissione Europea approva l’accordo con il Giappone

Approvato dalla Commissione Europea l’accordo commerciale con il Giappone: l’Unione Europea risponde così alla politica protezionistica messa in atto dagli Stati Uniti.
L’abolizione dei dazi a cui sono sottoposte le aziende dell’UE (particolarmente penalizzate le imprese italiane) che esportano in Giappone è sicuramente l’elemento principale dell’accordo: verranno eliminati dazi su molti formaggi, sulle esportazioni di vino, sulle carni bovine e soprattutto sulle carni suine, che rappresenta il prodotto agricolo più esportato in Giappone.
Inoltre, punto fondamentale per gli interessi italiani, è il riconoscimento di oltre duecento prodotti, nel paese del Sol Levante, di prodotti agricoli europei di alta qualità, le indicazioni geografiche (I.G.) e , viceversa, una serie di I.G. giapponesi riconosciute in Europa.
Alle imprese europee sarà garantito l’accesso ai grandi appalti pubblici giapponesi in 48 grandi città e , per quanto concerne il settore automobilistico, è prevista, anche se gradualmente, l’apertura completa dei rispettivi mercati.
Previsto anche un capitolo sul commercio e sullo sviluppo sostenibile e sui cambiamenti climatici.

Contraria all’accordo Coldiretti, che ritiene l’accordo “rischioso per il Made in Italy”: falsi prodotti italiani venduti in Giappone, come il famoso Parmesan, saranno comunque presenti nel mercato, alterando quindi la percezione del consumatore giapponese sul vero prodotto italiano.Questa e` una delle contestazioni piu’ dure rivolte dall’associazione di categoria italiana.
“È inaccettabile che il settore agroalimentare sia trattato dall’Unione Europea come merce di scambio negli accordi internazionali, e in questo modo si rischia di svendere l’identità dei territori e quel patrimonio di storia, cultura e lavoro conservato nel tempo da generazioni di agricoltori”, ha dichiarato il presidente di Coldiretti Moncalvo.

R.D.

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