ITALIA-GIAPPONE. TEPCO: 30 ANNI PER RILASCIO ACQUA RADIOATTIVA FUKUSHIMA, CENTRALE SMANTELLATA SOLO A FINE SMALTIMENTO, TRA 2041 E 2051

La compagnia elettrica giapponese TEPCO ha annunciato di avere in programma di impiegare circa 30 anni per il completo rilascio in mare o nell’atmosfera dell’acqua contaminata dello stabilimento nucleare di Fukushima. È stato annunciato quindi che il governo dara’ autorizzazione allo smantellamento dell’impianto solo dopo il completamento dell’operazione di smaltimento delle acque (tra il 2041 e il 2051).

Se il governo decidera’ di rilasciare le acque in mare, la compagnia dovra’ ridurre di un terzo la loro densita’ radioattiva, a circa un quarantesimo del limite consentito. Si parla di portare la radioattivita’ a 60.000 becquerel (unita’ di misura dell’attivita’ del radionuclide) per litro.

L’Organizzazione Mondiale della Sanita’ ha stabilito il limite per il consumo umano a 10.000 becquerel per litro. Tuttavia, tra le sostanze radioattive, il trizio non puo’ essere rimosso dall’acqua contaminata con nessun metodo di purificazione esistente.

TEPCO ha fatto sapere che paghera’ un risarcimento in caso in cui le acque rilasciate dovessero rivelarsi dannose alle industrie locali.

Nel caso si scelga invece di rilasciare le acque nell’atmosfera, TEPCO dovra’ allo stesso modo abbassare i livelli del trizio sotto al limite fissato dal governo. Quest’ultima opzione rimane tuttavia piu’ complicata rispetto al rilascio in mare.

Attualmente lo stabilimento detiene 1,19 milioni di tonnellate di acqua altamente contaminata. TEPCO ha gia’ varato un piano finanziario per diminuire i livelli di radioattivita’ a partire da quest’anno.

(Jief/Dire)