Quali sono i prodotti italiani più venduti a Fukuoka? Al fine di scoprirlo, abbiamo svolto un’indagine prendendo a campione quattro supermercati fra i più grandi presenti a Fukuoka. Tale indagine ha la funzione di fornire informazioni sui prodotti italiani trovati dall’italiano medio che giunge a Fukuoka per motivi turistici, ma può anche fornire informazioni alle aziende interessate ad esportare prodotti italiani in Giappone riguardo i brand che vanno per la maggiore. I supermercati prescelti sono i seguenti: Iwataya, Aeon, Sunny e Daimaru.
IWATAYA (Tenjin)
Ad Iwataya si può trovare un’intera corsia dedicata alla pasta. Ovviamente la zona non è dedicata solamente a ciò che gli italiani ritengono pasta, ma si possono trovare anche tipi di pasta non italici, come soba e udon. Nel supermercato non è presente una zona a se stante dedicata all’Italia né una zona dedicata ai prodotti occidentali in generale, ma questi sono posti fra i prodotti locali.
Tra le marche italiane più famose troviamo De Cecco e Alce nero. Di entrambe le marche sono presenti diversi tipi di pasta, come spaghetti, pennette, maccheroni; sulle confezioni, sono riportati i nomi specifici invece di utilizzare la dicitura generica “maccheroni”.
De Cecco presenta anche come tipologia le lasagne (698 yen). Gli altri tipi di pasta costano tutti 348 yen (2.70 euro) per mezzo chilo.
Gli spaghetti sono di tre tipologie diverse (n. 7, 11, 12), tutte generalmente dello stesso prezzo (398 yen = 3.10 euro) e tutti i pacchi sono di 500 grammi. Vengono distribuiti correttamente come in Italia in verticale.
Per quanto riguarda Alce nero, non solo vende diversi tipi di pasta e spaghetti, ma anche prodotti biologici e, persino, pasta tricolore o integrale.
Sono presenti maccheroni, fusilli e pennette per 270 yen (2.10 euro). I fusilli tricolore costano 346 yen (2.70 euro).
Gli spaghetti sono tutti in confezioni da 500 grammi per 292 yen (2.30 euro), mentre gli spaghetti integrali costano 389 yen (3 euro).
Secondo quanto detto dal responsabile di reparto, il tipo di pasta più venduto a Iwataya risulta essere gli spaghetti, mentre la marca più venduta è De Cecco.
Quanto ai condimenti, vi è un apposito spazio riservato occupato per la maggior parte da salse di pomodoro.
Eventuali altri condimenti non sono di aziende italiane. Tra le marche più note si riscontrano nuovamente Alce nero, Solleone e Montebello. Vi sono anche altre marche con stemma italiano ma nomi in inglese o non conosciuti nel nostro paese, le quali hanno un prezzo di molto inferiore alle marche più note (158 yen =1.20 euro).
In questo reparto, si possono trovare pelati interi, vellutata e polpa di pomodoro.
Vi si trovano anche sughi di pomodoro con basilico o verdure, tutti rigorosamente di marca Alce nero, la quale è l’unico brand italiano presente a proporlo.
Alla domanda quale marca fosse la più venduta, la risposta è stata Solleone (216 yen =1.70 euro).
Lo scaffale riguardante l’olio non è grande ma ben fornito. La maggior parte delle marche risulta essere italiana, con rare eccezioni di marche spagnole.
Sono presenti sia oli extra vergine che oli fruttati. Vi sono, inoltre, sia marche più note al mercato italiano che marche meno note o sconosciute all’utenza media.
Per quanto riguarda la sezione dei formaggi, non sono presenti formaggi di origine italiana, ma vi sono formaggi di tradizione italiana, come il grana oppure le mozzarelle, che riportano la denominazione di marche giapponesi (le mozzarelle, per esempio, sono di provenienza dall’Hokkaido) o estere, come la Kraft.
AEON (Tenjin)
La sezione della pasta di Aeon si mostra meno fornita. L’unica marca italiana presente è De Cecco, mentre le altre sono di origine giapponese (Top Value).
Di De Cecco sono presenti gli spaghetti, questa volta organizzati in orizzontale, sempre in pacchi da 500 grammi.
Tra gli altri tipi di pasta De Cecco venduti, vi sono le fettuccine (429 yen= 3.40 euro) e le lasagne (645 yen= 5 euro), anche queste denominate con il loro nome specifico.
Alla domanda quale tipo di pasta fosse la più venduta, è stata indicata una marca non italiana e più economica di De Cecco.
La sezione dell’olio si presenta molto ben fornita e ben segnata, seppure nella sezione vi siano confezioni di aceto. Vi sono diverse marche di olio italiano di tipo extra vergine, olio fruttato e, persino, aromatizzato.
Tra le marche più famose notiamo Dante, Alce nero e Bosco. La bottiglia di olio più venduta risulta essere Bosco con la confezione da un litro. Tra i tipi di aceto riscontriamo anche il famoso aceto balsamico di Modena Ponti (604 yen= 4.75 euro).
Nella sezione formaggi, ne sono presenti diversi importati dall’Italia, come il parmigiano reggiano (842 yen= 6.60 euro), il piave dop (734 yen = 570 euro) e il gorgonzola (540 yen= 4.25 euro).
Sono presenti anche altri tipi di formaggi italiani, ma non di marche italiane, come il cacio cavallo e la mozzarella prodotti in Hokkaido. Vi sono, inoltre, altri tipi di formaggi europei importati.
Una sorpresa piacevole è stato trovare grissini e taralli (all’olio/ piccanti) importati nel supermercato. Ad Aeon non erano presenti sughi o passate di pomodoro di nessuna marca italiana o giapponese.
Sunny (Hakata)
Il supermercato Sunny non si presenta come molto grande né molto ben fornito per quanto concerne la presenza di prodotti occidentali al suo interno.
L’unico tipo di pasta presente è gli spaghetti e le confezioni variano da 500 grammi a 1000 grammi. L’unico brand italiano di pasta presente risulta essere De Cecco (500 grammi per 248 yen = 1.95 euro). Quando è stato chiesto quali marche fossero più acquistate dalla clientela, sono stati indicati brand giapponesi, per il loro prezzo più economico.
Per quanto riguarda le salse di pomodoro, tra la merce presente non vi sono prodotti di origine italiana, ma solamente marchi giapponesi.
Non sono presenti conserve già pronte, ma passate di pomodoro e pelati.
Anche la sezione degli oli si è rivelata scarna per quanto riguarda la presenza di marchi italiani. L’unica marca italiana riscontrata è Bosco. Tra le bottiglie più vendute rimangono quelle di origine giapponese per il loro costo inferiore.
Non vi è presenza di formaggi italiani importati nel supermercato.
Daimaru (Tenjin)
Al piano B2 dell’edificio principale si trova il supermercato. Questo è organizzato differentemente da quelli che sono gli standard occidentali, e ogni piccolo reparto ha la sua cassa. Inoltre, si è circondati da piccoli negozietti/ ristoranti che propongono diverse cucine, tra cui anche quella italiana, con un menù di pasta per 800 yen (6.30 euro).
Tra la selezione di formaggi italiani importarti si trovano mozzarelle, mozzarelle di bufala, burrate, gorgonzola e formaggio grana. Il tutto di marchi italiani come Il Parco e avvolto in confezioni per conservare meglio gli aromi naturali. Ovviamente anche la qualità ha il suo prezzo e il costo dei prodotti non scende sotto i 2000 yen (15 euro) per ognuno.
La sezione della pasta è abbastanza fornita e sono presenti in maggioranza prodotti di origine italiana. De Cecco, Alce nero e Pastificio G. Di Martino sono le marche italiane presenti. Gli spaghetti sono disposti in verticale come in Italia e sono presenti diversi tipi di pasta come fusilli, pennette e maccheroni.
Si trovano anche tipi di pasta integrale e tricolore di Alce nero. Sono presenti anche gli gnocchi tricolore di marca italiana, Montebello. La confezione di pasta più venduta risulta però essere di origine giapponese, a dispetto del nome scritto in italiano, a causa del prezzo meno elevato.
Nella sezione degli oli sono presenti anche aceti di importazione italiana. Vi si trovano molti tipi diversi di oli, la maggior parte di origine italiana, con marche più o meno note alla clientela media italiana. Il brand di olio più venduto risulta essere Olio Santo.
La sezione dei condimenti include passate, vellutate e sughi pronti, per la maggior parte della marca Alce nero. Il prodotto più venduto risulta essere, di conseguenza, la passata Alce nero.
In conclusione, da questa indagine emerge che a seconda del supermercato, le marche trovabili sono differenti, ma onnipresenti sono i marchi De Cecco e Alce nero. Inoltre, nonostante la clientela che dispone di buone possibilità economiche presti grande attenzione al marchio, il giapponese medio nei suoi acquisti sacrifica la qualità a beneficio del prezzo. Forse, al fine di incrementare la vendita ed il consumo di marchi italiani sul mercato giapponese, si potrebbe considerare l’idea di lavorare sui prezzi, in modo da renderli competitivi con i corrispondenti prodotti di marchio giapponese.
Veronica Rudi e Nicole Carlucci