Diario di viaggio: Nokonoshima, una meta per ogni esigenza

Avete presente quando andate in un posto e vi sentite bene, avvertite una sensazione di pace e tutto ciò che vi aveva infastidito fino a quel momento – lo stress, la routine, i pensieri ecc. – semplicemente svanisce? È esattamente questo che ho provato appena ho posato piede a Nokonoshima, una piccola isola situata proprio di fronte – in linea d’aria – alla spiaggia di Momochi e alla Fukuoka Tower. Semplicemente ogni mia sensazione negativa è scomparsa ed è come se mi fossi ricaricata. Emozione che mi è stata molto congeniale visto la sfacchinata che ho fatto quel giorno. Ma non corriamo troppo.

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Dopo quasi un mese dalla mia permanenza a Fukuoka, sono riuscita a convincere/costringere la mia amica/collega ad accompagnarmi a Nokonoshima, col preciso proposito di cambiare aria. Fukuoka non è per niente caotica se paragonata a Tokyo, ma qualche volta un po’ di pace è necessaria; così, abbiamo approfittato del Taiiku no hi (体育の日, Festa nazionale dello sport e della salute, recentemente introdotta per celebrare le Olimpiadi di Tokyo del 2020) per fare un viaggio, senza allontanarci troppo.
Normalmente quì in Giappone, Google Maps è la mia religione, un faro nella nebbia che mi impedisce di perdere l’orientamento (e la testa), ma persino il mio faro ha perso colpi quando mi ha indicato come prezzo complessivo di un percorso che comprendeva treno, autobus, traghetto e di nuovo autobus solo 250 yen. Così, siamo andate all’avventura.
In realtà, partendo dalla stazione di Tenjin, in al massimo una mezz’ora di autobus della linea Nishitetsu più dieci minuti circa di traghetto siamo arrivate a destinazione. La prima cosa di cui mi sono accorta scendendo dal traghetto è stata la quiete: il silenzio, il rumore delle onde, l’aria salmastra, il sole splendente, la temperatura che sfiorava i 30 gradi (ad ottobre!!!) e i colori vivaci delle barche, delle case, della vegetazione rigogliosa. Ho provato una generale sensazione di benessere e felicità e mi è sembrato di essere entrata nel film di animazione “Ponyo sulla scogliera” di Hayao Miyazaki.
In ogni caso, mentre tutte le persone scese dal traghetto si sono riversate verso la fermata dell’autobus per raggiungere il Nokonoshima Island Park, noi abbiamo deciso di raggiungerlo a piedi e di gironzolare, fondamentalmente, a caso. In linea generale, abbiamo preso la direzione diametralmente opposta a quella in cui si dirigevano tutti, come salmoni umanoidi decisi ad andare controcorrente e ad esplorare nuove lande. Abbiamo costeggiato la costa per non perderci, facendo delle foto niente male del panorama di Fukuoka, abbiamo camminato sulla sabbia e gettato scompiglio in un piccolo jinja, in cui un gruppo di giapponesi si stava rilassando all’ombra bevendo birra e facendo un pic-nic. Ci hanno guardato come se un’armata di alieni avesse invaso il loro pacifico angolo di mondo. Probabilmente, gli occidentali non visitano molto spesso l’isola.
Ad un certo punto, però, ci siamo ritrovate di fronte ad un vicolo cieco e la scelta obbligata di intraprendere il cosiddetto “Nature Trail” o Sentiero Naturale per raggiungere il parco, il quale si trova a nord dell’isola e, come abbiamo scoperto in seguito, molto in alto.
Guardando la mappa, vi rendete conto che per coloro che non vogliono prendere l’autobus per raggiungere il Nokonoshima Island Park, ci sono solo due opzioni: la cosiddetta “Sakura Road”, una strada che costeggia il mare, e il Nature Trail. Andando in direzione opposta a tutti gli altri, ci siamo trovate costrette a scegliere la seconda opzione.
Il Nature Trail è un sentiero battuto che si inerpica in mezzo alla natura, vi permette di passare in mezzo al bosco e vi dà l’occasione di apprezzare scorci di paesaggi davvero meravigliosi, ma comporta anche tutti i lati negativi dell’essere all’aria aperta, fra i quali in primis gli insetti.
Seguono delle piccole avvertenze per chi decidesse di intraprendere questo sentiero.
Fate attenzione ai CINGHIALI! Si, lo so, penserete com’è possibile che ci siano cinghiali su un’isola a 10 minuti di traghetto da Fukuoka… L’ho pensato anch’io ma i giapponesi non mettono un cartello di allerta cinghiali senza motivo, quindi anche se noi non ne abbiamo visti, prestate lo stesso attenzione.
A coloro che, come me, sono amati dalla gravità e l’equilibrio non sanno nemmeno dove sta di casa, dico: “Accettate il vostro destino e pretendete l’equilibrio e la coordinazione muscolare nella vostra prossima vita”! In relazione al Nature Trail, guardate dove mettete i piedi, non soltanto perché la pavimentazione del sentiero è sconnessa e piena di buche ma anche per evitare vipere/serpenti vari che in Giappone abbondano.
Infine, raccomando agli aracnofobici di non guardare mai in alto mentre stanno camminando lungo il Nature Trail: essendo un sentiero naturale, capita che gli alberi siano molto vicini e che i rami di alberi ai lati opposti del sentiero si sfiorino proprio sopra le vostre teste. È l’ambiente ideale per la prolificazione di ragni della grandezza di una pallina da baseball che provvedono a tessere lunghe ragnatele, le quali vanno a formare spesse cortine, simili a baldacchini, proprio sopra le vostre teste.
A coloro che, nonostante queste avvertenze, decideranno di intraprendere comunque questo sentiero, dico: “Bravi! Sono fiera di voi”! Il Nature Trail è lungo all’incirca 3 km e, personalmente, lo consiglio per il ritorno perché, in quanto persona pigra e fiera di esserlo, 3 km in salita sotto il sole di mezzogiorno con una temperatura di quasi 30° C non li augurerei nemmeno al mio peggior nemico. O forse si. Nonostante ciò, la vista dall’alto vale tutta la fatica e gli scorci fra il fogliame e la foresta di bambù sono davvero da mozzare il fiato. Se avrete fortuna, potreste anche vedere un falco volare indomito contro l’azzurro del cielo.
Infine, siamo arrivate, stanche ma fiere di noi stesse, al Nokonoshima Island Park e lì siamo rimaste scioccate. Innanzitutto, per entrare bisogna pagare ma, avendo preso l`autobus della linea Nishitetsu per arrivare al molo dei traghetti, abbiamo ricevuto un buono del 20% di sconto. Pensavamo che lo sconto si potesse usare sui 1200 yen del biglietto di ingresso; invece, come abbiamo scoperto, lo sconto corrispondeva, in realtà, a un buono da 240 yen da usare su qualunque cosa avessimo acquistato all’interno del parco. Poco male, comunque, l’abbiamo usato per berci un bicchiere di limonata gratis, di cui avevamo davvero bisogno dopo la fatica fatta percorrendo il Nature Trail. Un ulteriore motivo di shock è stato il brusco passaggio dalla natura incontaminata ma selvaggia del Nature Trail alla natura addomesticata del parco, nel quale si possono ammirare fiori in ogni stagione.
I fiori autunnali per eccellenza sono quelli che in giapponese si chiamano cosmos (コスモス) e sono simili a grandi margherite colorate, di solito con sfumature che vanno dal lilla al fucsia.
Il concetto del parco è proprio quello di garantire la fioritura in ogni stagione, rendendolo una meta fantastica per famiglie e coppie che vogliono passare una giornata fuori porta. Si possono fare passeggiate, ammirare la natura, camminare fra i fiori seguendo i sentieri appositi, il tutto con una meravigliosa vista sul braccio di mare che separa Nokonoshima da Fukuoka. In particolare, consiglio di vedere lo hanabatake (花畑, il campo di fiori), il quale consiste proprio in un immenso campo, coltivato con fiori stagionali, il quale è attraversato da stretti sentieri battuti, mezzi nascosti fra i fiori, e che permettono ai visitatori di immergersi letteralmente fra i fiori, senza però rovinarli.
A seconda delle stagioni, i fiori cambiano: da fine febbraio a metà aprile ci sono i fiori di colza, da fine aprile a fine luglio le calendule, da fine luglio a fine agosto i girasoli, da fine settembre a inizio novembre i cosmo, mentre da gennaio a inizio febbraio i narcisi giapponesi. Il tutto accompagnato da una grande varietà di alberi e arbusti che fioriscono in stagioni diverse, fra cui i ciliegi, i prugni, le camelie, le ortensie ecc.
Ovviamente non ci sono solo i fiori, ma ci sono anche zone adibite all’uso dei bambini con parchi giochi e recinti di conigli, capre e galline. Per gli adulti poco interessati ai fiori, ci sono i campi da golf, mentre per le coppie vi è un jinja dedicato all’amore oltre alla possibilità di perdersi mano nella mano lungo i sentieri adornati di alberi e fiori lussureggianti. Ad accompagnare tutto ciò, c’è l’area ristoro che presenta una grande varietà di ristoranti e negozietti di souvenir. Tutti questi servizi rendono il parco la meta ideale per moltissime persone, ognuna con esigenze e desideri diversi dalle altre.
Scegliete pure la stagione che preferite, ma vi consiglio di visitare l’isola e il Nokonoshima Island Park in un giorno di sole, perché è proprio sotto il sole che riuscirete a cogliere le ricche sfumature di colori della vegetazione e del mare che caratterizzano Nokonoshima come un piccolo paradiso che va incontro a tutte le esigenze: per gli amanti dell’avventura e delle escursioni in montagna c’è il Nature Trail; per gli amanti del mare ci sono il porto e le spiagge; per gli amanti della campagna ci sono il piccolo paesino e le risaie; per gli amanti del campeggio c’è il Nokonoshima Camp Ground Bayside Beach; per gli amanti della storia ci sono il Nokonoshima History Museum e pietre monumentali sparse per l’isola riportanti poesie tratte dal Man’yōshū o scritte da Dan Kazuo; per coloro che vogliono passare una giornata dotata di tutti i confort c’è il Nokonoshima Island Park; infine, per coloro che invece non hanno una meta precisa e vogliono semplicemente fare qualcosa di diverso, vi consiglio di andare dove vi porta il cuore e sicuramente troverete qualcosa da fare a Nokonoshima.
Nicole Carlucci