Il vino del Cile riscuote particolare successo tra i consumatori giapponesi, tanto che nell’anno 2015 si è classificato al primo posto come volume di importazioni, scavalcando la Francia.
Infatti, approfittando dell’Economy Partnership Agreement stipulata nel 2007 tra Giappone e Cile, il vino cileno è venduto ad un prezzo molto competitivo, pur mantenendo una buona qualità, al costo anche di 500 yen a bottiglia.
Inoltre, vantando un basso contenuto di tannini, risulta piacevole al palato giapponese.
Ad oggi il consumatore giapponese, per l’utilizzo giornaliero, è attirato maggiormente da un vino dal prezzo contenuto, preferendone uno più costoso solamente per grandi occasioni o festività.
Anche i vini italiani allineati a questa fascia di prezzo vengono esposti sugli scaffali, insieme a quelli cileni, nelle posizioni più favorevoli alla vendita, riscuotendo anch’essi importanti volumi di vendite.
La maggior parte dei vini italiani è venduta pero` ad un prezzo più alto: essendo di qualità nettamente superiore i prezzi al consumo superano solitamente i 1,000 yen a bottiglie ed è destinata ad un consumatore più attento e alla ricerca di un prodotto pregiato.
RD