A Fukuoka a gennaio si tiene annualmente il Tōka Ebisu Festival.
Si tratta della prima di molte celebrazioni che onorano la deità di Ebisu, uno dei shichifukujin ovvero una delle sette divinità della fortuna.
Secondo la mitologia scintoista, Ebisu nacque terribilmente deforme, senza ossa né gambe, e venne abbandonato dai propri genitori, le divinità creatrici del mondo Izanagi e Izanami.
Lasciato in mare in una cesta fu trascinato dalle acque fino ad Ezo, l’antico Hokkaidō, dove venne scoperto da un pescatore Ainu che lo crebbe come un figlio.
Grazie alle amorevoli cure della sua famiglia adottiva, a tre anni gli crebbero gambe e scheletro, riuscì a superare molte prove e divenne, infine, il dio Ebisu.
Sebbene camminasse con difficoltà e fosse quasi sordo, non smise mai di sorridere (viene per questo anche chiamato il “dio Ridente”).
È considerato un dio della fortuna ed il patrono dei pescatori: superando le avversità con gioiosa perseveranza Ebisu rappresenta un buon esempio per coloro che si creano la propria fortuna lavorando sodo con un attitudine sempre positiva.
All’interno del Festival troviamo uno degli eventi di maggiore interesse: il kachi mairi.
Si tratta della camminata delle geiko, intrattenitrici femminili, in visita al tempio. Queste donne vestono degli eleganti kimono chiamati montsuki seiso e la loro camminata è accompagnata dal suono di shamisen (banjo giapponese a tre corde), flauti e tamburi.
Durante i giorni della festa vengono venduti dei fukuzasa, fusti di bambù portafortuna consacrati secondo uno speciale rituale e poi ornati con ulteriori ciondoli o talismani della fortuna come vecchie monete dorate ovali. Questi fukuzasa vengono poi offerti in casa di fronte al kamidana, l’altare shintoista domestico.
Due lunghissime file di bancarelle (yatai) costellano la strada che, attraverso il parco, porta al santuario di Ebisu.
Qui è possibile mangiare molte specialità giapponesi tra cui yakiniku (spiedini di carne), nikuman (una specie di focaccia cotta ripiena di carne cotta al vapore), yakisoba (spaghetti di grano saraceno saltati nel teppan, una grande piastra riscaldata), karaage (pollo fritto), takoyaki (polpette fritte ripiene di pezzi di polipo), ikayaki (calamari grigliati), patate dolci e fritte, dolci come i daifuku (mochi, dolce di riso glutinoso, ripieno di anko), taiyaki (torta giapponese a forma di pesce ripiena di anko, una pasta fatta di fagioli azuki zuccherati oppure cioccolata o mela) e le chocobanane.
Infine al centro della via si staglia una lunghissima fila di persone con un biglietto della fukubiki, la lotteria fortunata. Tutti i biglietti garantiscono un premio portafortuna e nel tempio risuonano le grida “Oatari! (vincita alla lotteria!)”
In definitiva, prendere parte al Tōka Ebisu festival è senza alcun dubbio uno dei modi migliori per entrare in contatto in una sola volta con tradizioni e cucina giapponese!
Luca Righetto