Con gli effetti distruttivi particolarmente forti dovuti all’epicentro situato a soli 11 km di profondita`, a partire dallo scorso 14 aprile la terra ha iniziato a tremare nelle prefetture di Kumamoto e Oita, in Kyushu: Mashiki (益城) e Kumamoto (熊本) sono stati i comuni piu’ colpiti dal “primo” terremoto di magnitudo 6.5 delle ore 21:26, avvertito fortemente anche nella nostra sede FocusGiappone a Fukuoka.
Seguito da numerose altre scosse di assestamento di forte intensità per l’intero giorno successivo, nella tarda notte del 16 aprile si e` registrato il “secondo” terremoto, questa volta addirittura di magnitudo 7.3.
Causa del primo terremoto la rottura della faglia Hinagu (日奈久) per oltre 81km; origine del secondo, invece, la faglia Futagawa (布田川) lunga 64 km e localizzata intorno al vulcano (attivo) Aso (阿蘇山).
Il bilancio attuale e` di oltre 90,000 cittadini evacuati e almeno 40 vittime.
Cosi come il primo e il seondo terremoto hanno determinato e originato i terremoti successivi registrati a Aso ed Oita, gli studiosi avvertono della possibilita` di altri terremoti di notevole entita` in altre zone del Giappone, indotti al loro volta dai terremoti successivi, in una tragica sequanza da “effetto domino”.
R.D.