Giappone: ultimati i trasferimenti dei condannati a morte dell’Aum Shinrikyo

“Abbiamo trasferito sette condannati a morte confermati dell’Aum Shinrikyo dalla casa di detenzione di Tokyo ad altre strutture. Oggi abbiamo terminato i trasferimenti”.
Queste le parole del funzionario incaricato del Ministero di Giustizia, a conferma di quanto era emerso da fonti non ufficiali nei giorni scorsi.

Sette membri di Aum Shinri-kyo sono stati quindi trasferiti dalla prigione di Tokyo, ma non è stato specificato se dislocati in strutture dove si pratica l’impiccagione o meno.
I detenuti trasferiti sono: Tomomasa Nakagawa, 55 anni, Tomomitsu Niimi, 54 anni, Yasuo Hayashi, 60 anni, Kiyohide Hayakawa, 68 anni, Yoshihihiro Inoue, 48 anni, Masato Yokoyama, 54 anni, Kazuaki Okazaki, 57 anni. Solo il capo del gruppo, Shoko Asahara, è rimasto a Tokyo.

In totale, i componenti del culto condannati a morte sono tredici, mentre altri sei sono stati condannati all’ergastolo ed altri 190 ad altre pene.

Nel mese di gennaio si sono conclusi i processi dei membri del gruppo e quindi il Ministero sta vagliando le date in cui fissare le esecuzioni dei condannati (non è ancora stato dichiarato in quale struttura). Ricordiamo che in Giappone la pena di morte avviene tramite impiccagione.

Aum Shinri-kyo è un movimento religioso giapponese divenuto noto in tutto il mondo a causa della terribile strage avvenuta nella metropolitana di Tokyo: alcuni membri della setta rilasciarono del gas sarin uccidendo dodici persone ed intossicandone circa seimila.

R.D.