Il ministero della difesa giapponese ha reso noti i dettagli dell’esercitazione militare terminata ieri che ha visto impegnate le Forze di autodifesa (SDF) e il corpo dei Marines degli USA volta a migliorare la sinergia militare dei due paesi e preparare una eventuale difesa per una possibile occupazione cinese delle isole più remote dell’arcipelago giapponese.
Stando al comunicato del ministero, per la prima volta oltre alla brigata giapponese di sbarco anfibio e alla 31esima unità dei marines americani hanno preso parte all’esercitazione, che si è svolta nella prefettura di Shizuoka, nei pressi del monte Fuji, anche caccia militari statunitensi stealth F-35.
Oggetto dell’esercitazione è stata la simulazione di un attacco alle isole, per testare la capacità di coordinamento tra il servizio di intelligence e tracciamento degli obiettivi da parte delle forze giapponesi e gli attacchi aerei e terrestri condotti dalle forze USA.
“Nel rispetto delle leggi giappoonesi che consentono esercitazioni e operazioni militari in caso di difesa propria o degli alleati, ci impegneremo al massimo per migliorare il coordinamento e l’efficacia delle nostre forze armate”, ha dichiarato in conferenza stampa il colonnello Masashi Hiraki, comandante dell’unità giapponese impegnata nelle esercitazioni.
(Jief)