Secondo il sondaggio condotto a fine marzo da NN Life Insurance Co., quasi il 60 per cento delle piccole e medie imprese giapponesi afferma di poter sopravvivere alla crisi innescata dalla pandemia di coronavirus non oltre i prossimi mesi. Ben il 20,3 per cento delle aziende ha dichiarato di poter resistere all’impatto del virus solo se la situazione di normalità venisse ripristinata entro la fine di questo mese.
Il 16,6 per cento dichiara di poter sopravvivere fino alla fine di maggio e alla fine di giugno il 15,5 per cento, mentre il 7,1 per cento ha affermato che la situazione ormai è per loro irrecuperabile.
Il sondaggio ha anche messo in evidenza che per il 24,2% della PMI, invece, la pandemia non avrà alcun effetto negativo, anche qualora dovesse protrarsi oltre il 2021.
Ad oggi oltre 14.000 casi di infezione sono stati confermati in Giappone, con 380 vittime.
La dichiarazione dello stato di emergenza del primo ministro Shinzo Abe, in vigore fino al 6 maggio, ha spinto i governatori locali a operare provvedimenti di contenimento che al momento si stanno rivelando efficaci.
Le restrizioni sanitarie adottate, però, hanno gravato pesantemente su molti settori dell’economia, primi tra tutti ristorazione e turismo, sollevando problemi di liquidità per le piccole aziende.
Per mitigare questi effetti negativi il governo ha concesso prestiti a tasso zero per le piccole e medie imprese e approvato un pacchetto economico di emergenza che comprende sussidi fino a 2 milioni di yen per le piccole aziende che vedono un forte calo delle entrate a causa dell’epidemia.
Il sondaggio online è stato condotto tra il 27 e il 31 marzo ed ha coinvolto 7.228 dirigenti di aziende con meno di 300 dipendenti.
(R.D.)