È iniziato oggi in Giappone il primo programma di risparmio energetico dal 2015, che proseguirà fino a marzo 2023, voluto dal governo guidato da Fumio Kishida nel timore di possibili blackout nella stagione invernale. Le persone sono invitate, secondo le disposizioni emanate dalle autorità locali, “a restare in casa il più possibile, indossare indumenti pesanti ed abbassare la temperatura del riscaldamento”. La misura, resa necessaria a causa della incerta e instabile fornitura di gas liquido GNL, impiegato per alimentare le centrali termiche del paese, in seguito all’invasione russa dell’Ucraina, è stata annunciata in conferenza stampa dal ministro dell’Industria Yasutoshi Nishimura. “Prenderemo tutte le misure possibili per garantire una fornitura stabile di elettricità, assicurandoci di avere energia sufficiente per famiglie e imprese e per far fronte anche a circostanze impreviste come disastri naturali e cali della produzione nazionale”, ha affermato Nishimura. Il tema energia, ambiente e sicurezza nazionale sarà al centro del prossimo Forum Italia Giappone, in programma a Tokyo il prossimo 15 dicembre, nel quale le massime autorità politiche giapponesi si confronteranno con i relatori italiani nella tavola rotonda presieduta dal presidente di Japan Italy Economic Federation (https://jief.jp/it/)Daniele Di Santo.
ANTITRUST, MULTE RECORD A TRE OPERATORI ENERGETICI
Nel frattempo, la Japan’s Fair Trade Commission, ente pubblico garante del libero mercato, ha comminato a tre dei principali gestori nazionali di energia multe record da 100 miliardi di yen (oltre 700 milioni di euro) per aver costituito un cartello sui prezzi. Si tratta della multa più alta mai inflitta ad aziende giapponesi, ben oltre quella record precedente del 2019 di 40 miliardi di yen (280 milioni di euro) ai danni del cartello composto dai leader del settore delle costruzioni. La aziende interessate dal provvedimento amministrativo sono Chugoku Electric Power Co., Chubu Electric Power Co. e Kyushu Electric Power Co. che risponderanno rispettivamente per 70, 27,5 e 2,7 miliardi di yen (490, 193 e 19 milioni di euro).
(R.D.)