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Giappone: le donne malate di cancro chiedono sostegno finanziario allo Stato

Nel 2015, 256 donne affette da cancro hanno congelato i propri ovuli prima di iniziare il trattamento antitumorale: la chemioterapia e la radioterapia, unite all’ eventuale rimozione degli organi, riducono la fertilità e, nei casi più gravi, rendono totalmente infertili.

Secondo uno studio condotto da un team di ricerca del Ministero della Salute, si stima che numerose altre donne (un numero circa 10 volte superiore) avrebbero voluto iniziare la stessa procedura, ma sono state fermate da vari fattori.

Innanzitutto i costi per il congelamento rappresentano un ostacolo non indifferente: le spese inziali si aggirano infatti tra i 200.000 yen e i 400.000 yen e non tutte le donne hanno le possibilità economiche per sostenerle.

Indispensabile, quindi, che venga avviato un programma di sovvenzioni pubbliche in grado di sopperire a tale necessità.


In aumento (oltre 5.100 ) il numero di donne affette da tumori, comprese tra i 15 e i 39 anni: si stima che 2.622 pazienti avrebbero il desiderio di congelare i propri ovuli se non avessero preoccupazioni finanziarie.

Altro fattore che non agevola è la scarsa informazione: molte le donne che non sono nemmeno a conoscenza della possibilità di poter preservare i propri ovuli.

La carenza di strutture che effettuano tale pratica (su 47 prefetture 14 ne sono sprovviste), inoltre, resta uno degli elementi da migliorare.

R.D

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