Secondo quanto osservato dal centro di ricerca e analisi finanziaria Teikoku Databank Ltd. nel suo rapporto pubblicato in giornata, dall’inizio dell’anno in Giappone sono stati oltre 20 mila i prodotti alimentari che hanno registrato aumenti di prezzo, in ulteriore crescita rispetto al trend gia` in corso nel 2022. Tra le cause degli aumenti, oltre alla crescita dei costi di produzione, dell’energia e alla debolezza dello yen, si sono aggiunte anche l’influenza aviaria, che ha fatto lievitare i prezzi delle uova, e gli scarsi raccolti di alghe. Secondo l’istituto di ricerca, che ha condotto rilevamenti sulle prime 195 aziende giapponesi del settore, “qualora la tendenza restasse quella attuale entro il 2023 saranno oltre 30 mila i beni che registreranno ulteriori aumenti di prezzo”.
(R.D.)