Tokyo – Il gruppo delle 92 grandi aziende noto come Japan Climate Initiative, di cui fanno parte, tra gli altri, colossi quali Sony, Panasonic, Fujifilm e Toshiba, ha esortato il governo a rivedere il suo piano per le energie rinnovabili entro il 2030 rendendolo almeno due volte più ambizioso.
Il gruppo ha invitato l’esecutivo del primo ministro Yoshihide Suga a rivedere il piano attuale, che prevede l’obiettivo di fornire tra il 22% e il 24% dell’energia da fonti rinnovabili entro il 2030, innalzandolo fino al 40-50%, e facendo osservare come l’uso di energia rinnovabile in Giappone, che nel 2017 è stato di circa il 17%, secondo alcune stime potrebbe già adesso essere rientrato nei parametri del 2030, a causa di una combinazione tra la crescita nel settore dell’energia verde e del calo della domanda dovuto alla pandemia.
“Affinché il paese possa adempiere alle sue responsabilità e alla vocazione ad essere uno dei leader negli sforzi contro il cambiamento climatico, gli obiettivi devono essere più ambiziosi. Obiettivi più ambiziosi stimoleranno la diffusione delle energie verdi e questo porterà le aziende verso un ruolo più attivo e partecipe”, si legge nella nota diffusa dal gruppo.
Il Giappone, che ha investito 16,5 miliardi di dollari in energie rinnovabili nel 2019, è il quarto più grande investitore al mondo nel settore, ma ancora molto indietro rispetto a Cina, Stati Uniti ed Europa.
(R.D.)