Il 6 febbraio scorso l’industria di vinili Apollo Master situata a Banning (California) è stata colpita da un incendio. Nell’accaduto non sono stati riportati feriti, ma la fabbrica ha subito danni ingenti, tanto da precluderne definitivamente la riapertura.
La tragedia ha portato un brusco colpo a tutta la produzione di vinili su scala mondiale, dal momento che l’unica industria di vinili oltre all’Apollo Master resta la giapponese MDC.
La fabbrica cominciò ad operare nel 1936 producendo dispositivi audio e avviò poi la produzione di vinili solo nel 1987. Nel 2007 riuscì ad acquisire la concorrente Transco.
Stando al co-fondatore dell’industria californiana, pare che la MDC già avesse problemi a soddisfare la domanda dei consumatori ancora prima che l’incendio avvenisse. Infatti, nonostante il progresso tecnologico nel settore ed un mercato globalizzato legato ai nuovi prodotti, la domanda di vinili nel mondo e` in continua crescita. Ciò che più può destare preoccupazione per il mercato è il fatto che Apollo producesse fino a quel momento il 75% dei vinili su scala mondiale, mentre solamente il rimanente era il mercato soddisfatto dall’industria giapponese.
L’industria canadese Duplication, che si occupa di duplicare e stampare CD, DVD e vinili, afferma che questo è un vero e proprio disastro per il settore che con tutta probabilita` subira` una forte contrazione e rendera` di fatto il Giappone unico polo mondiale nel settore.
(JIEF/DIRE)