In seguito ai recenti fatti di cronaca in Giappone di bambini deceduti per essere stati lasciati in auto o in pullman da parte di genitori e maestri di scuola, su spinta del governo che ha deciso di rendere obbligatorie per tutti gli istituti scolastici apparecchiature in grado di avvisare della presenza in auto di bambini, i principali gruppi nazionali dell’elettronica sono a lavoro per sviluppare sensori in grado di rilevare la presenza di bambini nei veicoli. Tra le più promettenti nuove tecnologie c’è quella realizzata da Alps Alpine Co., che ha messo a punto un sensore che rileva la presenza di una persona inviando onde radio di breve lunghezza d’onda all’interno di un’automobile, riuscendo chiaramente a distinguere tra un bambino ed altri oggetti inanimati e raggiungendo anche i punti ciechi del veicolo. Altri sistemi sono quelli progettati da Mitsubishi Electric Corp., che ha realizzato una tecnologia in grado di analizzare la presenza di un passeggero grazie alla presenza combinata nel veicolo di sensori di rilevamento umano e telecamere a infrarossi, e quello di Murata Manufacturing Co., che invece ha messo a punto un sensore di carico incorporato nei sedili delle auto capace di rilevare la presenza di un passeggero e persino di misurarne la frequenza cardiaca.
(R.D.)