Con la consueta dichiarazione congiunta dei leader presenti si e` chiuso il vertice dei paesi G7, iniziato venerdi scorso con la visita al Museo del memoriale di Hiroshima, citta` scelta dal governo giapponese per ospitare il meeting. Nel comunicato congiunto i primi ministri di Gran Bretagna, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Stati Uniti e Unione Europea hanno ribadito il loro “fermo sostegno all’Ucraina per tutto il tempo necessario al pieno recupero della sovranita` territoriale del paese”, ad appena un giorno di distanza dalla visita al vertice stesso (la cui partecipazione era stata estesa per l’occasione ai paesi ospiti Sud Corea, India, Brasile e Indonesia) del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy. La dichiarazione congiunta, come confermato in conferenza stampa dal vice capo segretario di gabinetto Yoshihiko Isozaki, e` stata rilasciata in modo inusuale gia` nella giornata di sabato, un giorno prima della chiusura del vertice, per “consentire il rilascio di un documento condiviso da tutti i leader in vista del rientro anticipato in Italia del primo ministro Giorgia Meloni, a causa della crisi causata dalle piogge torrenziali in Emilia Romagna”. Gli altri temi chiave affrontati nel corso del meeting, svoltosi nella citta` che e` anche il collegio elettorale del primo ministro giapponese Fumio Kishida, sono stati la sicurezza nella regione dell’indopacifico e la condanna del nucleare, cosi come anche la sicurezza energetica e alimentare dei paesi alleati e temi dichiarati come “di assoluta importanza” quali il cambiamento climatico e l’inquadramento giuridico dell’intelligenza artificiale.
(R.D.)