“Sono molto felice e allo stesso tempo sento il peso della responsabilità. Stiamo affrontando un momento molto importante nella lotta alla seconda ondata di infezioni e dobbiamo farci trovare pronti e rispondere con fermezza” sono state le prime dichiarazioni, a urne chiuse, della neoeletta al secondo mandato alla guida del governo metropolitano di Tokyo Yuriko Koike.
Koike, 67 anni, prima governatrice donna ad amministrare la capitale giapponese, dopo essere stata ministro della difesa e ministro dell’ambiente, ha avuto la meglio con una vittoria schiacciante (gli ultimi dati ufficiali parlano del 74% dei voti) su una lista di 21 candidati, tra cui Kenji Utsunomiya, 73 anni, ex presidente dell’albo nazionale degli avvocati, Taro Yamamoto, 45 anni, ex attore e leader del partito anti-sistema Reiwa Shinsengumi e Taisuke Ono, 46 anni, ex vice governatore di Kumamoto.
L’affluenza alle urne è stata del 55%, in calo del 4,73% rispetto alle ultime elezioni del luglio 2016.
Alla base della vittoria, ottenuta da indipendente seppur con l’appoggio indiretto del partito liberal democratico al governo (LDP), che ha deciso di non presentare candidati, da un lato la gestione della crisi dell’epidemia, ritenuta dagli elettori tempestiva ed efficace, dall’altro il fronte diviso dell’opposizione che si è presentata alle elezioni schierando diversi candidati contrapposti.
(R.D.)