In linea con le direttive annunciate in conferenza stampa dal primo ministro Fumio Kishida, su richiesta dei governatori delle regioni interessate, a partire da oggi e fino al 6 marzo verrà esteso lo stato di pre emergenza a Tokyo e nelle prefetture di Saitama, Chiba, Kanagawa, Gunma, Niigata, Gifu, Aichi, Mie, Kagawa, Nagasaki, Kumamoto e Miyazaki. Le misure restrittive, rese necessarie anche a causa del basso numero di terze dosi di vaccino somministrate (appena il 7% della popolazione), sono una versione meno rigorosa dello stato di emergenza e prevedono orari ridotti per attività commerciali e aziende e limitazioni agli eventi e alla circolazione delle persone.
“Le infezioni causate dalla variante omicron sono diverse da quelle del passato e siamo giunti in breve tempo ad una fase molto critica. Il governo farà il possibile per bilanciare al meglio le misure sanitarie contro il virus e l’attività sociale ed economica del paese”, ha dichiarato il primo ministro Kishida.
GIAPPONE. COVID, TOKYO. NELLA CAPITALE OGNI GIORNO UN NUOVO INFETTATO OGNI 800 ABITANTI
Al termine della riunione settimanale con il comitato di esperti, il governo metropolitano di Tokyo ha reso noto come ogni giorno nella capitale giapponese una persona su 800 venga contagiata dal coronavirus, mentre addirittura 1 su 80 è al momento in cura per sintomi della malattia, in ospedale, in alloggi dedicati o a casa.
Sebbene il tasso di contagi sia in diminuzione, e si sia attestato ad una media settimanale di poco più di 17 mila contagi, resta tuttavia alto il livello di allarme (al momento al grado 4 su una scala di 4, che definisce la situazione come “critica”, con “diffusione su larga scala in corso”).
(R.D.)