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ATTENZIONE AL SUSHI LOW COST!

Negli ultimi tempi in Italia, come sappiamo, l‘attenzione verso il Giappone e le sue tradizioni, in primis la cucina, è andata aumentando considerevolmente di anno in anno: cosa ben diversa da quanto accadeva nel vicino passato, oggi possiamo trovare sugli scaffali dei supermercati molti prodotti alimentari Made in Japan.

Anche il numero dei ristoranti che propongono cucina giapponese (quelli realmente giapponesi sono, invece, ancora pochi) è aumentato notevolmente, all’interno dei quali la pietanza centrale e` senza ombra di dubbio il famoso sushi.

Il pesce crudo utilizzato per la preparazione deve essere trattato preventivamente con un abbattitore di temperatura in modo da favorire il prolungamento della “vita” media del cibo e contrastare la crescita batterica al suo interno.

Purtroppo questo passaggio non sempre viene correttamente eseguito, e i pericoli per la salute sono molteplici: si registrano, infatti, sempre più i casi di ricoveri per “sindrome sgombroide “, termine utilizzato per indicare l’intossicazione da pesce mal conservato.

Solo nella citta` di Milano, nel 2015, i casi noti registrati sono stati quarantasette; quest’anno finora sono più di quaranta, e le denunce ai Nas che, durante i controlli e le ispezioni effettuate hanno riscontrato modalità di cattiva conservazione del pesce, sono in forte crescita.

Il fenomeno e` tipico prevalentemente nei ristoranti “all you can eat” che, per proporre menu` a prezzi bassi, spesso utilizzano materie prime di scarsa qualità e procedure di lavorazione e conservazione molto meno rigorose.

D.S.

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