I governi locali delle aree del sud del Giappone colpite dalle recenti alluvioni che hanno causato finora almeno 22 vittime hanno manifestato preoccupazioni riguardo la possibilità che i rifugiati nelle apposite aree di accoglienza possano essere soggetti a contagi da Covid-19, data la scarsa possibilità di mantenere, in tali condizioni, distanze e adeguate misure sanitarie di prevenzione.
Circa 203.200 sono finora gli sfollati a Kumamoto e nella vicina prefettura di Kagoshima, le più colpite dal disastro naturale.
Gli addetti della protezione civile hanno misurato le temperature corporee per verificare le condizioni di salute delle persone e hanno fatto il possibile per assicurare sufficiente spazio per ridurre il rischio di infezioni da coronavirus.
Molti sfollati tuttavia hanno preferito rifugiarsi in auto nel timore di essere infettati dal virus nei rifugi.
Dal governo nel frattempo sono giunte sul posto tende e allestimenti di sicurezza in cartone, utilizzati nei mesi scorsi per la gestione delle emergenze dei casi di quarantena.
(R.D.)