Il Giappone è considerato da molti un paese affascinante, dalla storia e cultura millenarie, e non a caso il flusso di turisti stranieri e` in continuo aumento.
Eppure, nonostante questo, spesso può sembrare una meta molto costosa e soprattutto ostica da visitare, specialmente per chi non conosce la lingua.
Questo breve contributo, unito agli altri che seguiranno sul tema, si prefigge di illustrare e in parte agevolare alcuni degli aspetti più pratici di un viaggio in Giappone, per incoraggiare anche i più reticenti a non perdersi le mille attrattive che questo paese ha da offrire.
Il tema affrontato oggi e` l’alloggio, e in particolare lo strumento che si sta diffondendo piu’ rapidamente in questo ultimo periodo anche in Giappone: Airbnb, un portale internet che mette in contatto persone alla ricerca di un alloggio con privati che offrono camere o appartamenti in affitto per brevi periodi.
Embed from Getty Images
Questo servizio, che conta 50 milioni di utenti e 1.5 milioni di alloggi in più di 190 paesi, ha i suoi punti di forza nell’agilità della fruizione, nella convenienza economica e nel sistema di controllo di host e ospiti.
In Giappone il boom di Airbnb va di pari passo con l’aumento del flusso di turisti stranieri e la carenza di camere d’albergo nelle grandi città: nel 2015 le abitazioni registrate al sito erano 16.000, una cifra di tre volte superiore rispetto a quella dell’anno precedente.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di Airbnb? L’alloggio in una casa privata (in giapponese 民泊 minpaku) consente sicuramente di vivere un’esperienza più vicina alla realtà locale rispetto a un albergo; i privati stessi possono godere di un introito, mettendo a disposizione camere vacanti, e se tali camere sono decentrate rispetto alle grandi città si avrà anche una distribuzione maggiore del flusso turistico sul territorio nazionale.
D’altra parte, gli host devono sottostare a meno regolamentazioni riguardanti la sicurezza rispetto a un normale hotel; servizi come Airbnb, inoltre, per quanto riguarda il Giappone, ricadono ancora in una zona legale grigia.
Tecnicamente, senza il permesso dell’autorità locale affittare camere con regolarità è illegale, ma, essendo questi servizi di sharing economy relativamente nuovi, risultano difficili da navigare da un punto di vista legale.
Il governo Abe, pressato dalle associazioni degli albergatori, ha emanato delle regolamentazioni che impongono ad esempio soggiorni di minimo una settimana, e tuttavia queste linee guida devono a loro volta essere ancora ratificate dalle municipalità locali.
Per gli stranieri che cerchino sistemazioni a breve-medio termine è sicuramente difficile orientarsi nel mondo degli affitti giapponese e le soluzioni più gettonate sono le sharehouse oppure le agenzie immobiliari con servizi anche per gli stranieri, che tuttavia sono ancora poche e concentrate nelle grandi città.
Di conseguenza, i servizi di house sharing rappresentano un’opzione più immediatamente fruibile.
Fra le città giapponesi in cui Airbnb ha rapidamente preso piede troviamo anche Fukuoka, che ha attualmente un grosso bacino di stanze e affitti disponibili, un po’ per tutte le tasche ed esigenze.
Un altro servizio innovativo che sta prendendo piede in città è quello in incubazione presso l’agenzia immobiliare Miyoshi, che ha in progetto di offrire a studenti o turisti stranieri la possibilità di affittare per brevi periodi appartamenti arredati con spese incluse e contratto in inglese, con il supporto di staff internazionale (per maggiori informazioni sul servizio e` possibile consultare la Redazione di FocusGiappone, che supporta, sin dal suo avvio, il lancio del servizio in Italia).
Le ramificazioni del fenomeno-Airbnb sono, quindi, in continua evoluzione: il suo futuro in Giappone è tutt’altro che stabilito e mentre i governi – nazionale e locali – si sforzano di adeguarsi a questo nuovo trend, è innegabile che attualmente Airbnb costituisca una valida alternativa per i turisti, grazie al vasto range di prezzo e varietà degli alloggi.
A chi si reca in Giappone per la prima volta, quindi, segnaliamo questa opzione, stando sempre attenti a controllare i dettagli dell’alloggio come il prezzo finale (complessivo della parcella di Airbnb), le recensioni degli utenti, le foto e la posizione.
Chiara Squizzato