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10 COSE CHE AI PADRI GIAPPONESI NON PIACCIONO DELLE LORO FIGLIE

I figli rimarranno sempre dei figli: non importa che età abbiano, dove si trovino, o se sono genitori a loro volta. Li si ama, li si protegge e si insegna loro a comportarsi in modo corretto e seguendo la propria testa: spesso questo sta a significare che i figli hanno, come naturale, idee diverse da coloro che li hanno generati e che quest’ultimi si trovano in disaccordo con alcune scelte prese dai propri ragazzi.
La rivista giapponese R25, interpellando 200 padri con figlie maggiori di 20 anni (la maggiore età in Giappone) e non sposate, ha stilato una lista con le 10 cose che i padri nipponici non approvavano delle loro figlie. Vediamoli insieme:

10) Quando indossano vestiti succinti.
Agli uomini solitamente non dispiacciono le donne con i vestiti corti: no, pero`, se ad indossarli sono le proprie “bambine”.

9) Quando scoprono che fumano.
Si accorgono che passano il tempo ad aspirare sostanze cancerogene e che rilasciano un cattivo odore.

8) Quando devono ammettere che la figlia non è graziosa.
Questa è, senza dubbio, un’affermazione che a nessun padre, qualsiasi sia la sua nazionalità, piacerebbe fare davanti a sua figlia.

7) Quando le figlie dicono al proprio genitore che è sporco o puzza.
Appare davvero buffa questa constatazione, perché si spera che la propria igiene venga tenuta in considerazione da ognuno di noi. Figuriamoci se a sentirselo dire e` un padre da sua figlia!

6) Quando non fanno niente per celebrare il compleanno paterno.
Ok, questo risulta davvero triste…

5) Quando realizzano che non saranno mai in grado di trovarsi un ragazzo.

3 pareggio)_Quando scoprono che hanno un ragazzo.

3 pareggio)_Quando non fanno niente per celebrare la festa del papà.
Ci si potrebbe chiedere perché ritengano più offensiva la mancanza di festeggiamenti per la festa del papà piuttosto che per il proprio compleanno. Semplicemente perché nel giorno del loro compleanno, le figlie potrebbero essere impegnate al lavoro o a scuola; mentre invece la festa del papà in Giappone cade la terza domenica di giugno ed essendo giorno festivo ci si aspetta maggiore considerazione.

2) Quando iniziano a fare le stesse cose irritanti che fanno anche le loro mogli.

1) Quando annunciano di non aver intenzione di sposarsi.
A differenza del non essere capace di trovarsi un ragazzo, questa situazione appare permanente.
L’intenzione di non sposarsi delle figlie, per i giapponesi, equivale a non avere mai dei nipoti con cui giocare né la libertà di poter convertire la stanza da letto della figlia in qualcos’altro, come uno studio.

 

In alcune delle affermazioni precedenti ci rivedo mio padre, e mi ha fatto sorridere il fatto che, alla fine, per quanto diversi per cultura, tradizioni o Paesi, i papà restano sempre dei papà.

Fonte:  http://r25.yahoo.co.jp/

Bortolotti Eleonora

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