Il Giappone impegnato nella produzione di energia rinnovabile

Per un paese come il Giappone, che punta molto sull’energia rinnovabile, non sorprende che sia stata istituita una commissione di esperti per costituire un sistema-mercato per il commercio dell’energia proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili.

Affidando un valore all’energia rinnovabile questa potrà essere, attraverso terze parti, negoziata nel mercato azionario.

L’obiettivo è quello di diminuire l’emissione di CO2 giungendo, nel 2030, alla rivendita di energia elettrica di cui un 44% provenga da fonti rinnovabili.

Il Giappone sta dedicando molto impegno ed energie in quest’impresa, cercando di trovare le soluzioni più adatte al proprio territorio: nonostante sia caratterizzato da ampie zone montuose, la presenza di numerosi laghi è tuttavia una grande risorsa che bene si presta all’ istallazione di pannelli solari galleggianti.
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Nell’Isola di Honshu (nelle vicinanze di Kobe) un’azienda francese è l’artefice di un sistema (di facile istallazione) che, grazie ai pannelli solari che poggiano su sostegni galleggianti, e` in grado di creare energia da rivendere ai distributori del posto.

Ad essere coinvolto nel progetto anche il gruppo KYOCERA, produttore di pannelli fotovoltaici.

Largo spazio quindi alle imprese straniere che operano nel rinnovabile e che trovano al momento in Giappone un terreno fertile.

La recente liberalizzazione dell’energia elettrica concede maggiori possibilità di scelta al consumatore finale che può ora optare per un’energia rinnovabile.

Un paese ricordiamolo, il Giappone, che in seguito ai disastri nucleari accaduti nel corso degli anni vuole e deve spostare altrove le produzioni di energia, raggiungendo magari un giorno i risultati dell’Italia, con le energie rinnovabili diffuse nel 100% dei comuni.

Si basti pensare che nel 2015 in Italia le energie rinnovabili (tra cui il 23,7 % di fotovoltaico) hanno soddisfatto il 36% della domanda energetica nazionale.

RD