Yuriko Koike è il primo governatore donna di Tokyo.
Ex ministro della difesa, ha vinto le elezioni governative tenutesi domenica 31 Luglio, per un mandato di 4 anni fino al 2020, anno in cui la capitale giapponese ospiterá le future Olimpiadi.
64 anni, ex giornalista, membro del Partito Liberal Democratico di Shinzo Abe, ha però concorso alla carica di governatore come indipendente, battendo gli avversari Hiroya Masuda e Shuntaro Torigoe aggiudicandosi 2,912,628 voti.
Degno di risalto proprio il numero di votanti che questa volta si sono recati alle urne, registrati per un totale del 59,73%, in aumento del 13,59% rispetto agli ultimi sondaggi di febbraio 2014.
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Da lungo tempo figura politica di rilievo in Giappone, Yuriko Koike vanta una carriera di invidiabile prestigio: Laureata all’Universitá del Cairo nel 1972, padroneggiando un ottimo Inglese e Arabo si afferma prima come giornalista ed interprete lavorando per TV Tokyo, passando poi alla politica nel 1992 ottenendo un seggio alla Camera Alta.
Copre la carica di Ministro dell’ambiente Dal 2003 al 2006 e quella di Ministro della Difesa nel 2007, sebbene solo per 54 giorni.
Koike presenta un programma elettorale vasto e ambizioso, basato sulla formula “leadership del popolo per il popolo”.
“Gli abitanti di Tokyo meritano più di una politica di meri partiti. La gente di Tokyo merita integrità, innovazione e perseveranza. Come donna, e come residente di Tokyo da lungo tempo, sono in grado di sentire in modo particolare quali siano i bisogni della città; credo di avere l’esperienza e un passato visibilmente certificato di leadership condotta in onestà, innovazione e perseveranza.”
Articolandosi attraverso il connubio dei due platform “Diver-city” e “Smart city”, la nuova leader punta ad un rinnovamento della capitale guardando alla diversitá degli abitanti, partendo da un aumento sostanziale dei servizi di sostegno alle donne, alla cura degli anziani, dei disabili e dell’infanzia.
Promuove una riforma del lavoro che elimini la tendenza cronica al super-lavoro (problematica peculiare delle societá asiatiche oggi sempre piú in aumento) e una riforma scolastica che garantisca un massiccio incentivo verso l’insegnamento dell’inglese e verso il suo utilizzo nei servizi di assistenza sociale, corredata dall’obiettivo di un’educazione superiore gratuita per tutti i giovani.
“Tokyo deve celebrare e utilizzare la propria diversità ed evolvere in una Diver-city, dove donne, uomini, giovani, anziani, disabili e persone con qualunque tipo di trascorso possano vivere in armonia.
Attraverso la diversità dobbiamo evolvere insieme e prosperare insieme, al meglio tanto nelle relazioni con i nostri vicini quanto con il mondo intero.”
Punto chiave del suo mandato sarà l’organizzazione dei giochi Olimpici di Tokyo2020.
Con la promessa di rientrare nel bilancio previsto, Tokyo2020 dovrà rappresentare un’opportunità per riportare la capitale in posizione di leader finanziario all’interno dell’area asiatica.
“Tokyo si trova ad un bivio: è stata una delle principali città affermatesi sul panorama mondiale fin dal periodo Edo. Dalle ceneri della seconda guerra mondiale si è rialzata esplodendo in una tremenda crescita economica, fino alle prime Olimpiadi di Tokyo nel 1964. […] Tokyo ha promesso di consegnare delle favolose Olimpiadi e Paraolimpiadi.
Ma questo non è l’obiettivo. Tokyo2020 dovrà costituire per la città e per il Giappone un’eredità. Potremo utilizzare le Olimpiadi come fondo su cui le persone potranno riporre le proprie speranze e i propri sogni”
Tra i punti in programma un’attenzione particolare all’ambiente, attraverso riforme ed iniziative sulla scia della precedente campagna “Cool-Biz”: lanciata nel 2005 in veste di Ministro dell’Ambiente, al fine di limitare i consumi legati all’utilizzo massiccio dei condizionatori ha promosso il rialzo della temperatura negli uffici pubblici limitandoli a 28°C, permettendo ai dipendenti di non indossare giacca e cravatta ma di optare per un abbigliamento formale più adatto alle temperature estive.
Inoltre, impegno ad incentivare il grado di preparazione dei cittadini e i relativi meccanismi di sicurezza in caso di disastro ambientale, data l’area fortemente sismica su cui si trova la capitale.
“In un periodo storico di particolare complessità, vedere una donna vincere le elezioni nella capitale giapponese è un grande segnale di progresso” – dichiara Daniele Di Santo, personaggio di spicco in ambito economico molto apprezzato in Giappone, noto anche per l’attenzione da sempre dedicata alla promozione del ruolo della donna nel tessuto imprenditoriale locale, con il supporto offerto alla creazione e alla crescita della Nishinippon Business Women Association – “e credo che il mandato di Koike segnerà profondamente lo sviluppo di Tokyo, con un’ apertura inaspettata verso l’ estero, anche in campo commerciale e finanziario”.