Ospitare le Olimpiadi rappresenta un impegno non indifferente sotto diversi fronti: la sicurezza, l’accoglienza, l’organizzazione logistica.
Il Giappone è in fermento: le Olimpiadi 2020 si avvicinano e tutto deve essere, per allora, pronto ed efficiente.
Una sinergia continua tra enti, associazioni, aziende per migliorare ed affinare ogni aspetto affinchè non si giunga impreparati a quest’ evento tanto atteso: l’occasione è propizia per dimostrare al mondo intero le ottime doti organizzative e di accoglienza tipiche del Sol Levante.
La Kyushu Railway Co. ha comunicato, mercoledì scorso, che installerà sui propri shinkansen, nella regione del Kyushu (attive a partire da novembre prossimo), delle telecamere per intensificare le misure di sicurezza prima dell’avvio delle Olimpiadi e Paraolimpiadi 2020.
Con questa misura preventiva la compagnia spera di ridurre al minimo la possibilità di crimini (come ad esempio le molestie).
I dati video saranno accessibili solo ad un numero limitato di funzionari, per salvaguardare il più possibile la privacy dei passeggeri.
Le prime istallazioni avverranno nelle cabine dei treni e sui ponti della serie 800, che collega la stazione di Hakata a tutta la prefettura di Fukuoka.
L’installazione delle telecamere sui 19 treni della compagnia ferroviaria in questione sarà completata entro il 2020.
In contemporanea, il Comitato Organizzatore Olimpico e Paraolimpico, insieme al Governo Metropolitano di Tokyo, si sta mobilitando affinchè venga assicurata la presenza di circa novantamila volontari per i Giochi 2020, volontari che saranno attivi su due fronti: una parte di loro, infatti, si occuperà di fornire assistenza ai visitatori nei principali punti di interesse turistico, negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie.
Il resto, invece, curerà la manutenzione delle varie sedi olimpiche, fornirà informazioni utili e una prima accoglienza.
Il reperimento di un numero così alto di volontari (che inizierà nell’estate 2018) non sarà semplice: il Governo richiede loro una disponibilità di 10 giorni all’interno dei locali e di 5 all’esterno.
Secondo un recente sondaggio, però, per molte persone l’ostacolo maggiore al volontariato è proprio la mancanza di tempo.
Come risposta il Governo di Tokyo ha chiesto, ancora una volta, la collaborazione delle aziende, offrendo loro duecentomila yen per società affinchè riconoscano ai dipendenti dei periodi di vacanza che permettano loro di dedicarsi al volontariato senza difficoltà.
Nel 2017 è prevista l’iscrizione (a questo programma di sovvenzioni) di almeno 500 aziende.
R.D.