Donald Trump ha confermato il ritiro degli Stati Uniti dalla TPP: firmato l’ordine esecutivo che conferma l’uscita degli Stati Uniti dall’accordo di libero scambio (che ancora comunque non era stato ratificato dal Congresso).
A differenza del suo predecessore Barack Obama, fortemente intenzionato a siglare l’accordo, il neoeletto presidente ha chiarito fin da subito, gia` in sede di campagna elettorale, la sua contrarietà al riguardo.
Secondo Trump, il “Made in USA” non sarebbe sufficientemente apprezzato e tutelato all’estero e per questo ha deciso di avviare una politica protezionistica, anche attraverso misure quali sgravi fiscali per le aziende e sostegno all’occupazione americana.
roduttive, al fine di rivendere i prodotti al mercato americano.
L’atteggiamento fortemente patriottico del nuovo presidente americano mette, ovviamente, in discussione i rapporti con il Giappone: vano, a quanto sembra, l’impegno mostrato dal Primo Ministro Shinzo Abe che, fin da subito, ha cercato un punto d’incontro con il presidente neoletto Trump.
Inevitabili e prevedibili le reazioni di disappunto dal Giappone (che considera indispensabile un mercato libero in Asia) in seguito alla decisione degli USA di ritirarsi dalla TPP.
Abe spera di fissare prima possibile un nuovo incontro con Trump per definire le linee da seguire d’ora in avanti tra i due paesi.
R.D.