Durante il disastro nuclare del 2011 un ruolo fondamentale è stato quello degli operai impegnati a limitare i danni dei vari reattori delle centrali.
Tra questi vi era anche un quarantaduenne della preffettura di Fukuoka che dal 2011 al 2013 era impegnato nella saldatura dei reattori 1 e 2 di Fukushima e nel complesso Genkai (prefettura di Saga).
Nel gennaio del 2012 gli è stata diagnosticata la leucemia mieloide, primo caso di persona alla quale è stato riconsociuto dalle autorità del lavoro di essere malato per essere stato sottoposto ad alti livelli di radiazioni
L’uomo afferma di aver contribuito volentieri a tenere sotto controllo gli effetti del disastro ma, allo stesso tempo, lamenta di essere stato trattato come un semplice operaio che poteva essere tranquillamente sacrificato.
Proprio per questo ha deciso di richiedere alla Kyushu Eletric Power Co. e alla Tokyo Electric Power Company Holdings un risarcimento di 59 milioni di yen, nel corso della prima udienza presso la Corte Distrettuale di Tokyo.
R.D.