In seguito al potente terremoto che ha colpito recentemente la città di Kumamoto il Governo giapponese è ancora costantemente impegnato a fornire sostegno agli sfollati ed ad intervenire sulle zone colpite.
I problemi da affrontare in questo contesto non sono però solo quelli di natura organizzativa e gestionale ma occupano una fetta importante anche e soprattutto quelli legati alla sfera emotiva.
Aver vissuto l’esperienza del terremoto comporta un trauma non indifferente con conseguenze da non sottovalutare in special modo nei bambini.
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L’intenzione è quella di riaprire a breve le scuole nella zona di Kumamoto ma a tal proposito il Governo si sta mobilitando affinchè i bambini affrontino in maniera più possibile rilassata il rientro a scuola.
Sono emerse delle anomalie comportamentali fra i più piccoli come la difficoltà a dialogare o crisi di pianto improvviso.
Molti genitori si sono rivolti ad alcuni centri di consulenza per chiedere consigli in merito a come meglio affrontare tali situazioni.
Presso la città di Kumamoto verrà condotta un’indagine sulla salute di circa 60.000 bambini e verrà inoltre aumentato il numero dei consulenti scolastici per fornire sostegno agli alunni in difficoltà.
D.S.