Uno striscione pubblicitario esposto nella sala d’aspetto delle partenze all’aeroporto di Chitose, il principale dell’Hokkaido, ha scatenato le proteste dell’ associazione Ainu che lo ha ritenuto offensivo e irrispettoso nei confronti della loro cultura.
Il cartellone, che sponsorizza la squadra di baseball degli Hokkaido Nippon Ham Fighters, recita “Hokkaido è terra di pionieri”.
Benchè gli Ainu siano la popolazione indigena dell’isola più a nord dell’arcipelago giapponese, persero le loro terre durante l’epoca Meiji (1868-1912) quando cominciò il processo di sviluppo e modernizzazione dell’ Hokkaido promosso dal governo centrale che di fatto cercò di spazzare via la loro identità culturale. Portavoce della squadra riferiscono che lo striscione di 5 metri di lunghezza e 2 di larghezza verrà rimosso al più presto.
“Mi sento davvero frustrato quando vedo che c’è così poca conoscenza della nostra storia. Spero che la squadra avrà modo in futuro di documentarsi meglio”, riferisce Abe Kazushi, il vicedirettore esecutivo dell’associazione Ainu.
In realtà il cartellone campeggiava all’aeroporto già da giugno ma è balzato agli occhi dell’associazione solo il 6 novembre quando era in corso una mostra sull’artigianato e i prodotti locali Ainu.
Il riconoscimento di questa minoranza etnica è sempre stata una questione piuttosto spinosa in Giappone, risolta solo recentemente con la decisione della Dieta del 6 giugno 2008 di riconoscere gli Ainu come popolazione nativa e di porre fine alle discriminazioni che per molti anni l’hanno etichettata come razza inferiore.
Chiara Bronzini