Sbarca in Giappone la 6°edizione della manifestazione “3000 anni di vino italiano” promossa da ICE (ITA) e dall’Ambasciata italiana, mirata a promuovere il vino italiano in Giappone.
La manifestazione prevede un totale di 58 eventi che si svolgeranno nel corso di 50 giornate, non solo a Tokyo ma anche in altri luoghi come Nagoya e Osaka.
Nonostante la grande passione dei giapponesi per i vini italiani quest’anno il Cile si è classificato al primo posto per quanto riguarda i volumi di prodotto importato, giovandosi degli accordi di libero scambio che, invece, hanno penalizzato l’Unione Europea e quindi l’Italia.
La manifestazione è rivolta sia agli operatori del settore Horeca e sommelier, con lo scopo di presentare prodotti nuovi ancora sconosciuti al mercato giapponese, sia all’intero pubblico di consumatori ed estimatori del vino in Giappone.
Dopo una prima fase inziale, mirata ad illustrare le diverse tipologie di vino tipiche di ogni regione, e ad educare il consumatore finale agli abbinamenti alla cucina giapponese, una seconda fase prevederà diversi appuntamenti come i “Seminari sui vini del Sud Italia” (condotti da diversi sommelier che si alterneranno in 20 ristoranti sparsi per il Giappone) o ancora il “Franciacorta day 2016 ” (dove si avrà la possibilità di degustare circa una trentina di vini Franciacorta).
Secondo Shigeru Hayashi, esperto giapponese di vino italiano, le Olimpiadi del 2020 rappresenteranno un’ottima opportunità di promozione di vino italiano in Giappone, non solo per il settore della ristorazione ma anche ad esempio per le famiglie.
Tuttavia è fondamentale che si giunga al più presto ad una riconsiderazione dei dazi doganali: il direttore dell’ICE di Tokyo Aristide Martellini, ha dichiarato a tal proposito di “essere ottimista su una conclusione positiva del Free Trade Agreement in tempi brevi”.
D.S.