Il prossimo 23 giugno entrerà in vigore in Giappone la revisione, approvata lo scorso giugno, della legge (immutata da circa 70 anni) che ha definito finora gli orari di apertura dei locali notturni come discoteche, ma anche di altro genere come scuole di ballo o ristoranti.
Tale legge nacque principalmente per regolamentare l’industria del sesso in un’ epoca storica, come quella del dopoguerra, durante la quale la prostituzione trovava la sua maggiore espressione nelle sale da ballo.
Al momento la legge stabilisce che le discoteche debbano chiudere entro le 24:00.
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Con le attuali revisioni, invece, le discoteche potranno rimanere aperte fino alle h. 5:00, con il divieto di servire alcool.
Tutti i minori di diciotto anni non potranno inoltre partecipare ad eventi organizzati dopo le h.22:00.
Sono esclusi dall’osservanza della legge le scuole di danza, rientrando nella categoria di intrattenimento per adulti che sono impegnati nel ballo.
I vari locali saranno, inoltre, obbligati a non pubblicare materiale, come immagini o annunci che possano ledere lo sviluppo dei giovani.
E’ prevista con la nuova legge una categoria denominata “tokutei yukyo inshokuten eigyo” di cui faranno parte tutti quei locali e ristoranti che offrono sia l’intrattenimento che l’alcool negli orari notturni.
Gli appartenenti a questa categoria dovranno mantenere le luci a 10 lux, essere posizionati fuori dai centri residenziali, essere privi di serrature agli ingressi e disporre di locali di almeno 33 mq per piano.
Le numerose denunce, a partire dal 2010, ricevute dalla polizia a causa di clienti chiassosi al di fuori dei locali, hanno innescato maggiori controlli da parte delle autorità.
R.D.