MATRIMONIO SHINTOISTA GIAPPONESE

Camminando all’interno di un centro commerciale nella zona di Tenjin, a Fukuoka, mi è caduto l’occhio all’interno di un negozio di kimono, dove stavano facendo le prove di vestizione di un kimono da matrimonio.
Incuriosita da questo splendido abito, ho cercato informazioni riguardo alla cerimonia nuziale tradizionale giapponese.
La cerimonia inizia con la purificazione,durante la quale i futuri coniugi si scambiano per tre volte una tazza di sakè; in questa prima parte dello sposalizio, la sposa indossa un kimono bianco in tessuto broccato, e sul capo è solita portare una parrucca decorata con delle forcine d’argento, oppure un copricapo, sempre di colore bianco, necessario per nascondere le “corna di demone”, come simbolo di sottomissione al futuro marito.
Il colore bianco dell’abito non sta a significare propriamente la purezza, ma l’esordio della donna nella sua nuova vita coniugale.
Al ricevimento, poi, la sposa cambia il kimono con un altro, che in questa occasione presenta, oltre al bianco, il colore rosso e ricami in oro e argento.
In Giappone sono molto importanti i colori: ognuno di essi riveste un significato simbolico molto forte. Il rosso del secondo abito della donna, ad esempio, simboleggia la felicità coniugale e si considera d’ausilio nell’allontanare gli spiriti maligni.
Vi sono, inoltre, diversi ricami che possono ornare l’abito, ciascuno con un’accezione differente: il fiore di prugno rappresenta la perseveranza; le tartarughe la vita, mentre le gru ricamate sono il simbolo della fedeltà.
Durante l’ultima parte della serata la sposa compie il suo ultimo cambio d’abito ed indossa, per l’ultima volta, un kimono dai colori vivaci, di consuetudine portato dalle ragazze nubili.

Bortolotti Eleonora