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ll Giappone in cerca di canali alternativi per l’approvvigionamento di energia

In un momento come questo, in cui l’energia nucleare in Giappone è messa fortemente in discussione, è prioritario per il Governo giapponese trovare nuove fonti di energia: a questo proposito, Tokyo e Mosca pare stiano già pensando a come risolvere il problema e, da prime indiscrezioni, sembrerebbe che all’orizzonte possa intravedersi un accordo fra i due paesi per la costruzione di un gasdotto.

Prevista per aprile prossimo, in occasione della visita di Abe a Mosca, la conclusione dell’accordo, che prevederebbe un investimento da 6 miliardi di dollari a fronte dell’approvvigionamento di buona parte del fabbisogno annuale di metano del Giappone (25 miliardi di metri cubi ogni anno).

Se l’accordo si concludesse il Giappone risolverebbe di molto i suoi attuali problemi (al momento le energie rinnovabili non sono ancora sufficienti) e risparmierebbe cifre considerevoli, attualmente impiegate per importare gas naturale liquefatto.

Sul piano geopolitico resta da considerare la dipendenza nei confronti della Russia che questo accordo comporterebbe e i conseguenti mutati scenari asiatici che si verrebbero a creare.
R.D.

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